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🌞Blog che parla del Friuli: in particolare delle minoranze linguistiche slovena,friulana e tedesca e non solo. ❤️ Sono figlia di madre slovena (Ljubljana) e di padre appartenente alla minoranza slovena della provincia di Udine🌞 (Benecia).Conosco abbastanza bene la lingua slovena.Sono orgogliosa delle mie origini.OLga

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LA NOTTE DEI LETTORI 2025


 LA NOTTE DEI LETTORI 2025

📍 Udine, 4–8 giugno | Anteprima il 3 giugno
📌 Tema dell’edizione: GenerAzioni
La dodicesima edizione de La Notte dei Lettori, promossa dal Comune di Udine con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, prende vita dal 4 all’8 giugno 2025 con un ricco programma culturale diffuso in oltre 30 luoghi della città. Un’anteprima si terrà già il 3 giugno, con appuntamenti dedicati al dialogo tra generazioni, all’inclusione, alla lettura e alla partecipazione attiva.
Il festival – che ha già coinvolto 30 Comuni del territorio regionale con più di 100 eventi nella fase itinerante – prevede oltre 180 appuntamenti tra letture, spettacoli, concerti, mostre, dibattiti, laboratori, proiezioni, incontri e passeggiate culturali.
📌 L’inaugurazione ufficiale si terrà mercoledì 4 giugno alle ore 20.30, nella Chiesa di San Francesco, con la partecipazione straordinaria di Manuel Bortuzzo, giovane atleta e simbolo della Generazione Z, protagonista di un dialogo aperto sul futuro, la resilienza e il valore delle passioni.
📣 Tra gli ospiti di rilievo:
Beppe Severgnini, Rosi Braidotti, Moni Ovadia, Suor Linda Pocher, Andrea Maggi, Enrico Galiano, Cecilia Pellizzari, Pietro Morello, Francesco Caringella, Antonella Sbuelz, Angelo Floramo, Fabio Ciconte, Riccardo Pedicone, il gruppo Freevoices e molti altri.
🎯 Il tema 2025, GenerAzioni, trae ispirazione da una celebre esortazione di Nelson Mandela: "A volte spetta a una generazione essere grande. Voi potete essere quella generazione." Un invito a costruire ponti tra generazioni attraverso il confronto, la cultura, le storie e il pensiero condiviso.
🔗 Tutti i dettagli del programma e aggiornamenti:
📱 Facebook e Instagram La Notte dei Lettori



RADICI SELVAGGE

 


Con l’avvicinarsi dell’estate è ormai prossima alla conclusione anche la serie di escursioni guidate alla scoperta degli alberi del progetto Wild roots, Divje korenine, Radici selvagge, realizzato dall’associazione Wild Routes in collaborazione con diversi partner e finanziato dalla Regione FVG nell’ambito del bando destinato agli interventi per la valorizzazione dei dialetti sloveni della fascia confinaria della provincia di Udine. Sono rimaste ancora due opportunità per “gustare e camminare tra i boschi delle Valli”.

Domenica 8 maggio si partirà alle 9.30 da Tarcetta di Pulfero e si camminerà nei dintorni di Pegliano. Lungo il percorso (di 6 km circa) si potrà ammirare anche il castagno monumentale. Al termine ci sarà la degustazione presso l’Azienda Agricola Val Natisone.

 

Maggiori informazioni sulle due escursioni nelle Valli del Natisone e i link per le prenotazioni su: wildroutes.eu

Le Province dividono la comunità slovena in regione

 

Palazzo Belgrado (Udine)

Il Senato ha approvato in prima lettura il disegno di legge costituzionale che modifica lo Statuto speciale del FVG, prevedendo la reintroduzione delle Province elettive, dopo che meno di dieci anni fa sono state abolite dal Consiglio regionale. A favore della proposta si sono espressi 85 senatori, 45 erano i contrari e 10 gli astenuti. “Si tratta di un ulteriore passo verso il ripristino della democrazia, restituendo ai cittadini il controllo, tramite il voto, sulla gestione di funzioni esercitate con risorse pubbliche a loro beneficio”, è stato esplicito l’assessore regionale Pierpaolo Roberti. Di parere contrario l’opposizione in Regione. “Le soluzioni ai problemi che affliggono gli enti locali non sono arrivate dalla Regione in questi anni e certo non arriveranno con la reintroduzione delle Province. Anzi, quello compiuto dal Senato è un passo indietro che non aiuterà i Comuni e invece sarà utile solo alla propaganda della destra. Una regione con 1,2 milioni di abitanti ha bisogno di un sistema snello basato su due livelli, Regione e Comuni, e non di nuovi livelli di governo elettivi”, ha affermato il capogruppo del PD in Consiglio regionale, Diego Moretti.

Discordanti le posizioni anche all’interno della comunità slovena nella nostra regione. Mentre gli sloveni nel PD sostengono la decisione dell’ex governatrice Debora Serracchiani, i rappresentanti dell’Unione slovena concordano con la proposta dell’attuale maggioranza in regione. Durante il dibattimento in aula, a nome del PD, ha parlato la senatrice slovena Tatjana Rojc che ha sottolineato come la soppressione delle Province nel Friuli Venezia Giulia va contestualizzata nel progetto di riforme dello Stato e dell’ordinamento di quasi dieci anni fa, e va intesa come volontà di riformare il Paese in modo serio il cui fine ultimo sarebbe stato quello di modernizzare l’Italia. Sarebbe più razionale e più utile ripensare l’organizzazione sotto la regia della Regione e in stretta collaborazione con i Comuni. “La regione – ha sostenuto Rojc – presenta territori che presentano delle specificità assai differenziate: comprendono aree montane, sempre più spopolate che hanno bisogno di collaborazione tra singole amministrazioni comunali, alcuni Comuni sono aree metropolitane, altri sono insediamenti costieri sottoposti a grandi flussi turistici. Poi ci sono i Comuni di confine con l’Austria e la Slovenia e Comuni dalla spiccata vocazione industriale, come quelli del Pordenonese e le aree pedemontane, tutti con esigenze specifiche e con la necessità di progettualità, guida e coordinamento integrati a livello regionale. La frammentazione è da troppo tempo un fattore di rallentamento della modernizzazione e dello sviluppo. Non sarà la reintroduzione delle Province a far funzionare meglio queste realtà.”

La rappresentante del PD ha posto particolare attenzione alla specialità della Regione FVG per la presenza storica della minoranza slovena autoctona e al giusto riconoscimento delle minoranze linguistiche friulana e germanofona: “Il dubbio che mi sfiora è di natura squisitamente politica e riguarda l’indebolimento di questa specialità, il cui esito sarebbe la riduzione progressiva del rilievo delle minoranze in un quadro di ‘normalizzazione’. Non posso evitare di riferirmi al fastidio con cui ancora oggi certe forze politiche di maggioranza guardano agli sloveni. E tornare alle Province come erano e dove erano non porta nulla alla tutela e alla valorizzazione delle minoranze.”

Il presidente dell’Unione slovena Damijan Terpin ha invece ringraziato il centrodestra “che ci restituisce le nostre Province”. Secondo l’esponente dell’US gli sviluppi in Italia e in regione indicano una coerente prosecuzione del nuovo percorso intrapreso dal governo di centrodestra di Giorgia Meloni nei rapporti con la minoranza slovena. Terpin è stato critico nei confronti della senatrice Rojc, che ha votato contro la reintroduzione delle Province, “obbedendo così alle indicazioni del PD, che si è schierato contro gli interessi degli sloveni in Italia”. Secondo il presidente dell’US a Roma e nel FVG  si stanno verificando importanti cambiamenti politici nei rapporti con la minoranza slovena, dove “il centrodestra e il centrosinistra hanno chiaramente invertito i ruoli”. Il suo partito, secondo il presidente Terpin, continuerà a confrontarsi con tutti coloro che gli sono vicini e sono disposti a collaborare per il bene degli sloveni in Italia. Con questo spirito, sta ora partecipando al dibattito sulla futura portata e struttura delle nuove Province.

Soddisfazione per la scelta della maggioranza regionale è stata espressa pure dal consigliere regionale dell’Unione slovena Marko Pisani che ha ricordato che il suo partito, dieci anni fa, è stato l’unico a opporsi all’abolizione delle Province.

(r.p.) dal Novi Matajur

I bunker di Sella Carnizza

 Uno dei luoghi più caratteristici del comune di Resia è la località di Sella Carnizza/ta-na Karnïci. Sull’omonimo passo sorge l’alpeggio di Gnivizza/Njïvica. In resiano gli edifici privati dove si praticava la monticazione vengono chiamati planïne e tradizionalmente erano abitati d’estate, quando il bestiame veniva condotto al pascolo. Con la fine della bella stagione gli animali venivano ricondotti nelle stalle di fondovalle.


Queste opere costruite a scopo bellico potrebbero, una volta riqualificate, diventare un’attrazione turistica. Di questo si è parlato martedì, 3 giugno, a Udine al convegno dal titolo «Sbarramenti difensivi di Sella Carnizza e Passo Tanamea tra passato e futuro», organizzato nella sala convegni della Fondazione Friuli a Palazzo Antonini-Stringher.


5 giugno Giornata mondiale dell'ambiente

dal web



 Il nostro pianeta rischia seriamente di morire, la natura e le specie viventi sono in via d'estinzione e l'unico colpevole di tutto questo è l'uomo. Nei secoli, persone senza scrupoli e avidi di profitti, hanno distrutto la nostra bellissima Terra e se non si agisce adesso, rischiamo una grande estinzione di massa.
La plastica arriva nelle arterie.

La plastica, in particolare le microplastiche e le nanoplastiche, è stata trovata nelle placche aterosclerotiche delle arterie, aumentando il rischio di malattie cardiovascolari come infarti e ictusUno studio recente ha dimostrato che la presenza di queste particelle di plastica nelle arterie raddoppia il rischio di tali eventi. 
Ecco alcuni punti chiave:
  • Microplastiche e nanoplastiche nelle arterie:
    Ricerche recenti hanno rilevato la presenza di microplastiche e nanoplastiche nelle placche aterosclerotiche delle arterie. 
  • Rischio aumentato di malattie cardiovascolari:
    I pazienti con microplastiche e nanoplastiche nelle placche hanno un rischio più elevato di infarto, ictus e decesso rispetto a quelli senza queste particelle. 
  • Meccanismo di azione:
    Si pensa che le microplastiche e nanoplastiche possano promuovere l'infiammazione e lo stress ossidativo nelle cellule dell'endotelio, contribuendo alla formazione e alla rottura delle placche aterosclerotiche. 

Julian Alps Film Festival

 

 Dopo la bellissima prima serata a Sella Sant’Agnese, il Julian Alps Film Festival della Consulta dei giovani farà tappa alla Stazione di Chiusaforte venerdì 13 giugno con il documentario River

🏞️
Le immagini mozzafiato del documentario ci accompagneranno in un viaggio alla scoperta del rapporto senza tempo tra civiltà umane e fiumi, analizzando l’evoluzione del ruolo di questi ultimi nell’immaginario umano: da entità divina a mera risorsa da sfruttare.
La serata sarà inserita nell’ambito del progetto E-NAT2CARE “Valorizzare la gestione transfrontaliera per la tutela e il ripristino dei siti Natura 2000 nell’area MAB delle Alpi Giulie e del Carso”.
Il progetto E-NAT2CARE è finanziato dal Programma VI-A Italia-Slovenia 2021-2027.

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