di cosa si parla nel blog

🌞Blog che parla del Friuli: in particolare delle minoranze linguistiche slovena,friulana e tedesca e non solo. ❤️ Sono figlia di madre slovena (Ljubljana) e di padre appartenente alla minoranza slovena della provincia di Udine🌞 (Benecia).Conosco abbastanza bene la lingua slovena.Sono orgogliosa delle mie origini.OLga

traduttore

Cerca nel blog

Lettori fissi

Translate

slide

slide

bandiere nelle quali mi identifico

bandiere nelle quali mi identifico

pausa blog

 QUESTO BLOG VA IN PAUSA PER PROBLEMI TECNICI E MANCANZA DI IDEE.

BUON  PROSEGUIMENTO DEL MESE DI LUGLIO , UN ABBRACCO DA OLGA

barzelletta

 


  • Una mattino due amici si incontrano. Il primo, che sa che l'altro è un appassionato pescatore chiede:
    "Come non sei andato a pesca quest’oggi?”.
    Perché tanto non avrei preso niente”
    “Come fai a esserne certo?”
    “Ho letto l’oroscopo di oggi che diceva: «Giornata fortunata per i pesci»”

Campo viola blu - Phacelia tanacetifoglia

Patroni Ermacora e Fortunato

G.B. Tiepolo – I santi Ermacora e Fortunato. Cattedrale di S. Maria Assunta (Udine), cappella dei Santi Patroni.



 Breve storia dei santi Ermacora e Fortunato, patroni dell’Arcidiocesi e della città di Udine. Ermacora fu il primo Vescovo di Aquileia, Fortunato fu suo diacono.

Secondo il Catalogo episcopale aquileiese, Ermacora e Fortunato furono, nel terzo secolo d.C., il primo Vescovo di Aquileia e il suo diacono. Nella loro «passio» si racconta che l’apostolo Pietro, mentre si trovava a Roma, incaricò il discepolo ed evangelista Marco di diffondere la buona novella nella città di Aquileia. Obbediente, Marco intraprese questo lungo viaggio e finalmente giunse in vista della metropoli altoadriatica. Presso la porta occidentale incontrò un giovane lebbroso, il quale, saputo che Marco era un medico cristiano capace di guarire tutte le malattie, lo scongiurò di sanarlo. L’evangelista allora lo toccò e all’istante il suo braccio e la sua mano guarirono. Il giovane, che si chiamava Ataulfo ed era di nobile stirpe, cose a casa e raccontò tutto al padre Ulfila: questi a sua volta si precipitò dallo straordinario taumaturgo e lo pregò di guarire completamente il suo figliolo. Marco esaudì la preghiera, vedendo che Ulfila era pronto ad accogliere la fede cristiana con cuore sincero; infatti il nobiluomo volle essere subito battezzato insieme alla sua famiglia.

Dopo aver svolto la sua missione per alcuni anni, convertendo numerosi aquileiesi e formando la prima comunità cristiana del luogo, Marco desiderò far ritorno a Roma per rivedere Pietro. Egli condusse con sé Ermacora, «vir christianissimus et elegans persona» (uomo di salda fede e persona corretta), affinché fosse consacrato vescovo da Pietro in persona. Ritornato in patria, Ermacora continuò a predicare con fervore, compiendo miracoli, battezzando, ordinando sacerdoti e diaconi, inviando missionari nelle città della regione aquileiese.

Allorché ad Aquileia si insediò il nuovo preside, Sebasto, i sacerdoti pagani gli chiesero di intervenire nei confronti di Ermacora, colpevole di sedurre il popolo con la nuova religione e di allontanarlo dai templi degli dei romani. Sebasto lo fece arrestare immediatamente e gli intimò di abiurare e di sacrificare agli dei pubblicamente. Al suo netto rifiuto, lo condannò alle consuete atroci torture; Ermacora le sopportò tanto coraggiosamente da impietosire il popolo, che a gran voce chiese al preside di farle cessare. Temendo disordini, irritato e impaurito Sebasto fece incarcerare Ermacora. Anche in cella il vescovo continuò a pregare e a parlare di Cristo, cosicché Ponziano, il suo carceriere, convertitosi, chiese il battesimo. Con l’aiuto di Ponziano molti aquileiesi poterono recarsi in carcere per ascoltare la predicazione di Ermacora e convertirsi, profondamente colpiti dalla luce e dal profumo soavissimo che emanavano dalla sua cella.

Questo fatto indispettì molto i sacerdoti pagani i quali, minacciosi, intimarono al preside di condannare il vescovo alla pena capitale, come del resto era già stato fatto a Roma nei confronti di Pietro. Sebasto domandò tre giorni di tempo per riflettere e agire con prudenza. In quei giorni Ermacora potè compiere altri miracoli: guarì il figlio di Gregorio, che era indemoniato, e ridonò la vista alla matrona Alessandria. Inoltre, su richiesta dei presbiteri, nominò suo successore il diacono Fortunato. Sempre più impaurito dalle minacce dei suoi sacerdoti, il preside decise di far decapitare Ermacora insieme a Fortunato, ma volle che la condanna fosse eseguita di nascosto, in carcere e di notte, per timore di tumulti. I loro corpi furono raccolti da Ponziano, Gregorio e Alessandria e sepolti nel recinto funerario di quest’ultima, in un cimitero non lontano dalle mura della città. Tutti i malati che si recavano a venerarne la tomba riacquistavano la salute.

Ermacora e Fortunato sono Patroni delle Arcidiocesi di Udine e Gorizia e sono stati scelti quali santi protettori della regione Friuli-Venezia Giulia.

https://www.diocesiudine.it/santi-patroni-ermacora-e-fortunato/

Goffredo Fofi è morto oggi all’età di 88 anni.

 Articolo da Il Manifesto

Intellettuale, critico letterario e cinematografico, figura di riferimento della vita culturale e del mondo della sinistra italiana, Goffredo Fofi è morto oggi all’età di 88 anni.

Fofi era stato l’animatore di molte riviste che hanno svolto un ruolo di primo piano nel dibattito politico e culturale del Paese come Quaderni PiacentiniOmbre rosseLinea d’ombraLa terra vista dalla LunaLo Straniero e, più di recente, Gli asini. Di recente collaborava regolarmente con il manifesto, in particolare con la rubrica Frammenti, dopo aver scritto per l’UnitàAvvenire e Il Sole 24 ore. Negli ultimi anni aveva diretto presso le edizioni e|o la Piccola Biblioteca Morale.

Trasferitosi in Sicilia dopo i 18 anni, era nato a Gubbio il 15 aprile del 1937, collaborò con il filosofo e attivista Danilo Dolci nella lotta contro la mafia e a favore dei disoccupati. Le attività svolte nella comunità di Dolci lo porteranno a ricevere un foglio di via: Lucio Lombardo Radice scriverà in sua difesa un editoriale sull’Unità in cui definisce il “crimine” di Fofi come «delitto d’alfabeto».

Negli anni sessanta Fofi andrà all’estero, trasferendosi a Parigi, dove lavora per la rivista di critica cinematografica Positif. Tornato in Italia, fonda i Quaderni piacentini e scrive l’inchiesta “L’immigrazione meridionale a Torino” che, rifiutata da Einaudi, sarà pubblicata da Feltrinelli nel 1964. Nel 1967, fonda la rivista Ombre rosse, che si distingue per il suo forte impegno politico e culturale. Dal 1972 Fofi è fra gli animatori a Napoli della Mensa dei bambini proletari e partecipa al dibattito sulla “questione meridionale”, incontrando e frequentando i maggiori meridionalisti del secondo dopoguerra.


Continua la lettura su Il Manifesto

buona notte

 


buona giornata

 


UN'ESCURSIONE DA FILM

 


Il 12 luglio una serata con il cinema a Pian dei Ciclamini, nel pomeriggio un’escursione tra Lusevera e Micottis

Dalla collaborazione tra KinoateljeCentro di ricerche culturaliParco naturale delle Prealpi Giulie e DMO Turismo Benečija è nato l’evento che sabato 12 luglio (o in caso di pioggia domenica 13) unirà il Terski film festival e L’itinerante Cinema Isonzo. 

Alle 18.00 si parte dal Museo etnografico di Lusevera per un’escursione di cira due ore lungo un percorso ad anello che porterà fino a Micottis e nelle aree naturali circostanti i due paesi con visione di filmati – sui propri smartphone (si raccomanda quindi di portare anche gli auricolari) di come erano gli stessi luoghi prima del terremoto del 1976 e durante l’epoca della ricostruzione. Ci sono solo 20 posti a disposizione, per cui è necessaria la prenotazione (maggiori informazioni e il link per le prenotazioni si trovano sul sito internet  museoluseverabardo.it o sulla pagina FB del museo).

Alle 21.00 al Rifugio Pian dei Ciclamini invece aprirà il Lusevera open-air cinema che proporrà il film Gigi la legge (r. Alessandro Comodin, 2022), con sottotitoli in sloveno. Sarà presente il protagonista Pier Luigi Mecchia.

L’evento fa parte anche del progetto Go Green Cinema della Capitale europea della cultura GO!2025.

Proverbio friulano

 A Sant' Ermacore il sorc fa il pinacul.

A sant'Ermacora il mais fa il pennacchio.(fiore)

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *

pausa blog

 QUESTO BLOG VA IN PAUSA PER PROBLEMI TECNICI E MANCANZA DI IDEE. BUON  PROSEGUIMENTO DEL MESE DI LUGLIO , UN ABBRACCO DA OLGA