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🌞Blog che parla del Friuli: in particolare delle minoranze linguistiche slovena,friulana e tedesca e non solo. ❤️ Sono figlia di madre slovena (Ljubljana) e di padre appartenente alla minoranza slovena della provincia di Udine🌞 (Benecia).Conosco abbastanza bene la lingua slovena.Sono orgogliosa delle mie origini.OLga

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poesia

 


“Prato d’aprile” di Ada Negri

C’era un prato: con folte erbe, frammiste
a bianchi fiori, e gialli, e violetti;
e fra esse un brusio di mille piccole
vite felici; e se sull’erbe e i fiori
spirava il vento, con piegar di steli
tutto il prato nel sol trascolorava.

E volavan farfalle, uguali a petali
sciolti dai gambi; e si perdean rapidi
i miei pensieri in quell’aerea danza
ove l’ala era il fiore e il fiore l’ala.

Ma dov’era quel prato? Non so piĂą.
E quel vento soave, che scendea
sull’erbe folte, a renderle
curve e beate, e me con loro, in quale

PER FARE UN PRATO

 

immagine fatta con AI

Un trifoglio, un’ape e un sogno


EMILY DICKINSON

PER FARE UN PRATO

Per fare un prato bastano
un trifoglio, un'ape,
un trifoglio, un'ape
e un sogno.

Può bastare il sogno
se le api sono poche.

(da Poesie, 1896)

.

Un trifoglio e un'ape e un sogno: un prato del New England è bell'e servito da Emily Dickinson. Certo, i primi due elementi sono di facile reperibilitĂ  in natura, e sono il segreto del ciclo vitale con l'impollinazione - una collaborazione che è il perno dell'ecosistema. Il terzo elemento, il sogno, la capacitĂ  visionaria, l'immaginazione, sono ciò che consente alla fantasia di volare e di cogliere il lato poetico, letterariamente romantico.

DA "IL CANTO DELLE SIRENE"

.


DEDICATA A TUTTI I PAPA'

  

fatta con IA

Un padre

Un padre è qualcuno che ti prende in braccio e ti insegna a ridere.
Qualcuno che quando chiudi gli occhi puoi sentire il suo cuore battere nel tuo.
Qualcuno che con la sua mano grande come il cielo ti indica la strada.
Qualcuno che, basta un soffio appena nei polmoni, per toglierti ogni paura.
Che grande forza che ha un padre.

Fabrizio Caramagna

AMO LE DONNE

 

Alla bellezza dei miei sogni


HERMANN HESSE

AMO LE DONNE

Amo le donne che mille anni fa
erano cantate e amate dai poeti.

Amo le cittĂ , che ormai deserte dentro le mura
piangono stirpi reali di tempi antichi.

Amo le cittĂ  che sorgeranno
quando nessuno dell'oggi sarĂ  piĂą al mondo.

Amo le donne – splendide, slanciate,
che stanno, non nate, nel grembo degli anni.

Con la loro pallida bellezza siderale
somiglieranno un giorno alla bellezza dei miei sogni.

1901

(da Poesie d'amore e altre poesie, Mondadori, 2020 - Traduzione di Anna Ruchat)

.

"Amo le donne" dichiara il celebre poeta e scrittore tedesco Hermann Hesse. In realtĂ  le donne nelle sue opere sono, come rileva Bruna Bianchi, "evanescenti, indifferenziate, anodine", sfumano nell'anonimato, nell'indistinto, assumono valenze simboliche diventando "una per tutte". Succede anche qui, dove diventano emblema di un tempo passato e di un tempo futuro, splendidamente immerse nel sogno poetico.

.


LOUISE-CATHERINE BRESLAU, "LA TOILETTE"

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fonte:Il canto delle sirene

Hermann Hesse è stato uno scrittore, poeta e pittore tedesco naturalizzato svizzero, insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1946. La sua produzione, in versi e in prosa, è vastissima e consta di quindici raccolte di poesie e trentadue tra romanzi e raccolte di racconti. Wikipedia
Nascita: 2 luglio 1877, Calw, Germania
Morte: 9 agosto 1962, Montagnola, Collina d'Oro, Svizzera

POESIA DI KAREL DESTOVNIK KAJUH

 


Il 22 febbraio 1944 veniva ucciso, a soli 22 anni, mentre combatteva per il proprio paese, il poeta, scrittore e traduttore KAREL DESTOVNIK - Kajuh. Eroe nazionale sloveno.

Abbiamo tradotto, insieme, una delle sue poesie piĂą belle. Gianni Marizza l'ha tradotta in friulano.
DOVE SEI, MADRE
Sai, mamma, vorrei scriverti una lettera,
vorrei inviarti un saluto almeno.
E' da molto che piĂą non siamo insieme ,
poterti dire solo questo,
che sto bene.
Dove ti posso scrivere? Sei rimasta a casa?
Io sono fortunato, sono sfuggito loro;
ma a te, cos'è accaduto,
dove ti hanno cacciata,
forse la fame, in Slesia ti ha consumata?
Ovunque tu sei, lĂ  son io con te,
ovunque, con te, il mio saluto,
e dove io sono, tu sei con me,
perciò non pensare che sia rimasto solo.
Forse, mai piĂą ci guarderemo in volto,
ma di te non mi scorderò mai.
Vorrei non si spegnesse la mia voce,
prima di poterti dire : mamma, questo mondo è anche per te.
🌿
Kje si, mati?
Veš, mama, rad bi ti napisal pismo,
poslal bi rad vsaj kak pozdrav.
Že dolgo je, odkar več skupaj nismo,
da bi le to lahko ti rekel, da sem zdrav.
A kam naj napišem? Ste doma ostali?
Jaz sem še srečen, ker sem jim ušel;
le kaj s teboj je, so te kam pregnali,
te v Ĺ leziji morda je glad izĹľel?
Kjer koli si, povsod sem jaz s teboj,
povsod je s tabo moj pozdrav,
in kjer sem jaz, si tudi ti z menoj,
zato ne misli, da sem sam ostal.
Morda nikoli veÄŤ ne bova zrla si v obraz,
vendar nikdar ne bom pozabil nate.
A Ĺľelel bi, da ne utihne prej mi glas,
dokler ti ne poreÄŤem: Glej, ta svet je tudi zate!
🌿
DULA' SESTU, MARI?
Sastu, mama, jò uarès scrìviti una lètara,
uarès mandàti almancul cualchi salût.
A lè tant timp che no stìn plui insieme,
uarès dìti che stoi ben.
Ma indulà ti podi scrivi? Sesu ancjamò a cjasa?
Jò soi ancjamò content, parsè che soi s'cjampât via di lôr;
Ma cun te semùt lè? A ti àn partada di cualchi banda,
forsit che tu patìsis la fan in ta Slesia?
Par dut che sestu tu, jò soi cun te,
par dut, cun te lè il me salût,
e dulà che soi jò, ancja tu tu ses cun me,
e alora no tu dèvis pensà che soi restât di besôl.
Ancja se no si viodarìn mai plui in tai voi,
jò no podarài mai dismenteàti.
Jò uarès che la me vôs no tasi,
prima di diti: viôt, chist mont al lè ancja tò.
Traduzione dallo sloveno al friulano, di Gianni Marizza
da fb
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POESIE di Marzo

 

FOTOGRAFIA © MANULISCIOUS/PIXABAY


MARZO

Con occhi vecchi e saggi
allegri e saggi
guardo alla vita
ai bei sette colori
dell’aria, alberi effusi
e l’innocenza tutta in fiori aperta
della prima erba.
Il cielo si socchiude
il vento strappa a latrati le nubi.
Lunga fu la pazienza dell’inverno,
ma oggi è un sorso di felicità.

(da Poesie per un passante, Mondadori, 1978)

DARIA MENICANTI

Piove

 


Piove da un’ora soltanto               da pinterest

ma il bambino pensa che giĂ 
piova da tanto, da tanto
sopra la grande cittĂ .

Piove sui tetti e sui muri
piove sul lungo viale
piove sugli alberi oscuri
con ritmo triste e uguale.

Piove: e lo scroscio si sente
giungere dalle vetrate
che versan lacrime lente
come fanciulle imbronciate.

Piove laggiĂą sulla via
e in ogni casa giĂ  invade
l’intima malinconia
di quella pioggia che cade.

Ada Negri

Oggi ha povuto tutto il giorno,è stata uggiosa,spero che domani il tempo sia migliore!

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