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🌞Blog che parla del Friuli: in particolare delle minoranze linguistiche slovena,friulana e tedesca e non solo. ❤️ Sono figlia di madre slovena (Ljubljana) e di padre appartenente alla minoranza slovena della provincia di Udine🌞 (Benecia).Conosco abbastanza bene la lingua slovena.Sono orgogliosa delle mie origini.OLga

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A tutte le donne,madri e mogli

 


Dedico questo post a tutte le donne,madri,mogli che hanno qualche familiare in guerra.Auguro a loro di essere orgogliose dei loro cari ai quali auguro lunga vita.

DONNE DEL FRIULI

 Otto marzo, festa delle donne, non voglio ricordare quelle famose,ma donne che hanno fatto la storia del Friuli.Donne semplici,lavoratrici,pazienti che aspettavano il proprio marito emigrato all’estero:Argentina,Canada,Australia,America,Belgio,Francia,Svizzera sperando in tempi migliori.Alcuni ritornavano ,altri no , morivano nelle miniere,magari si erano fatti un’altra famiglia.Il Friuli crocevia di popoli è sempre stato terra di emigrazione ,chi partiva portava un prezzo molto alto sia affettivo che sociale,per chi restava le condizioni di vita erano durissime.Le donne provvedevano alla famiglia,agli animali, ai campi e ai boschi.Le donne della Slavia,della Carnia lavoravano giorno e nette.D’estate salivano sulle montagne e rientravano alla sera stanche con pesanti gerle di fieno e di legna.Nei freddi inverno si riunivano vicino al “spolert” con i figli r raccontavano storie,leggende e fiabe.Queste donne,riservate,semplici e forti combattevano con dignità i problemi quotidiani. Anche loro hanno fatto la storia del Friuli.

 

Timau-portatrici
portatricicarniche

Le portatrici carniche furono quelle donne che nel corso della prima guerra mondiale operarono, lungo il fronte della Carnia, trasportando con le loro gerle rifornimenti e munizioni fino alle prime linee italiane, dove molto spesso combattevano i loro uomini nei reparti alpini.Erano dotate di un apposito bracciale rosso con stampigliato il numero del reparto dal quale dipendevano e percorrevano anche più di 1000 metri di dislivello portando sulle spalle gerle di 30–40 kg. Ogni viaggio veniva loro pagato una lira e cinquanta centesimi, pari a 3,50 euro. La loro età variava dai 15 ai 60 anni.Tre di loro rimasero ferite: Maria Muser Olivotto, Maria Silverio Matiz entrambe di Timau e Rosalia Primus da Cleulis. Una di loro, Maria Plozner Mentil, cadde colpita da un cecchino il 15 febbraio 1916.Non tutte le portatrici erano di etnia e cultura friulana, essendo alcune provenienti dapaesi friulani di minoranza tedescofona (SappadaTimau) e slava (Resia)  da portatrici carniche

Ecco qui le portatrici del comune di Taipana, che già nei primi giorni della guerra soccorsero i soldati italiani sulla cresta dello Stol. Sulle portatrici della Slavia nulla o poco è stato scritto rispetto a quelle della Carnia, che hanno ricevuto riconoscimenti e l’onorificenza di cavalieri di Vittorio Veneto.Eppure analoga preziosa opera di sostegno alle truppe italiane, dislocate sui monti delle Valli del Natisone, del Cornappo e del Torre, esse fecero senza neppure essere ricordate e ringraziate. Le donne caricate le gerle di proiettili e di vivande seguirono le prime truppe avanzanti sui greppi che segnavano il confine, recando loro quanto poteva necessitare in quei momenti in cui, per la mancanza di strade e di sentieri, i servizi di sussistenza non avrebbero potuto altrimenti di funzionare.   continua qui  su lintver

Donne che hanno dato lustro al Friuli


 Adelaide Ristori (Cividale del Friuli29 gennaio 1822 – Roma9 ottobre 1906) è stata un’attrice teatrale italiana.

Acclamatissima dal pubblico e lodata dai suoi contemporanei per il suo patriottismo risorgimentale, è stata l’attrice italiana più famosa e influente dell’Ottocento.

Biografia Attrice tragica molto nota, fu sempre applaudita dal pubblico . Figlia d’arte, parente di Francesco Augusto BonLuigi Bellotti Bon e Laura Bon, e capace di recitare perfettamente in inglese e in francese, riscosse notevoli successi anche all’estero, ricevendo anche elogi da Cavour, che le scrisse:«Se ne serva di questa sua autorità a pro della nostra Patria, ed io applaudirò in Lei non solo la prima artista d’Europa, ma il più efficace nostro cooperante nei negozi diplomatici.»…https://www.wikiwand.com/it/Adelaide_Ristori
A lei è dedicato il teatro di Cividale e un monumento

 

Tina Modotti




Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

«Ogni volta che si usano le parole “arte” o “artista” in relazione ai miei lavori fotografici, avverto una sensazione sgradevole dovuta senza dubbio al cattivo impiego che si fa di tali termini. Mi considero una fotografa, e niente altro.»

Assunta Adelaide Luigia Modotti Mondini, abbreviata in Tina Modotti (Udine, 17 agosto 1896 – Città del Messico, 5 gennaio 1942), è stata una fotografa, attivista e attrice italiana.

È considerata una delle più grandi fotografe dell’inizio del XX secolo,nonché una figura importante e controversa del comunismo e della fotografia mondiale.Opere della produzione fotografica della Modotti sono conservate nei più importanti istituti e musei del mondo, fra i quali l’International Museum of Photography and Film at George Eastman House di Rochester (New York), il più antico museo del mondo dedicato alla fotografia e la Biblioteca del Congresso (Library of Congress), la biblioteca nazionale degli Stati Uniti a Washington…https://www.wikiwand.com/it/Tina_Modotti


Caterina Percoto 
(Manzano, 12 febbraio 1812 – Udine, 15 agosto 1887) è stata una scrittrice e poetessa italiana. Nata a San Lorenzo di Soleschiano (Comune di Manzano, in provincia di Udine) in Friuli, da una nobile famiglia di avvocati, artisti e uomini di lettere, fu l’unica bambina di sette figli.

La carriera letteraria di Caterina Percoto ha inizio nel 1839, grazie a Don Comelli che inviò segretamente alla Favilla di Trieste il primo scritto di Caterina: un commento alla traduzione di Andrea Maffei di alcuni brani della Messiade di Klopstock.

Iniziò così il rapporto di Caterina con l’editore Francesco Dall’Ongaro, che ben presto diventò suo mentore.

Immersa nei paesaggi friulani, sovrintendendo al lavoro nei campi e alla coltura dei bachi da seta, ritrasse nelle sue opere lo stagnante mondo di povertà del Friuli, sotto il dominio austriaco.

Nel 1841 apparirono sulla Favilla i primi racconti della Percoto. Dall’Ongaro la fa conoscere nel mondo letterario italiano. Nel 1847, dopo un viaggio a Vienna, iniziò il lungo contatto epistolare con Carlo Tenca.

Ma con la Prima guerra di indipendenza, nel 1848, i suoi scritti divennero politicamente più impegnati, essendo rimasta sconvolta e testimone oculare dei cosiddetti “Fatti di Jalmicco”.

Racconti come La donna di Osoppo e La coltrice nuziale, riscossero un grande successo negli ambienti patriottici.

Negli anni cinquanta, inoltre, iniziò a scrivere in lingua friulana, e dopo due anni di trattative con l’editore Le Monnier, il quale temeva che i titoli in friulano avrebbero infastidito gli Austriaci, nel 1863 uscirono due volumi di racconti.

da https://www.liberliber.it/online/autori/autori-p/caterina-percoto/  Note biografiche tratte e riassunte da Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Caterina_Percoto

L’istituto Magistrale oggi Liceo di Udine è intitolato a lei.



Novella Aurora Cantarutti (Spilimbergo26 agosto 1920 – Udine20 settembre 2009) è stata una poetessascrittrice e insegnante italiana, nota per le sue poesie in lingua friulana.

Nata nel 1920 a Spilimbergo, comune della provincia di Pordenone, dopo gli studi classici, si è laureata in lettere all’Università di Roma e ha insegnato italiano nelle scuole di Udine.Compone i suoi primi lavori letterari in lingua friulana nel 1941, ma solo dopo la fine della guerra, dal 1946, ha pubblicato alcune composizioni, sempre in lingua friulana, su riviste locali, quali Il strolic furlanCe fastu? e Quaderno romanzo di Pasolini.Una raccolta di racconti della tradizione orale del Friuli, curata dalla Cantarutti, è apparsa nel volume Oh, ce gran biela vintura! (1986). Gran parte della sua produzione poetica è stata pubblicata nei volumi In polvara e rosa (1989) e Clusa (2004). Ha collaborato intensamente con il periodico autonomista La patrie dal Friûl.  da https://www.wikiwand.com/it/Novella_Cantarutti







Tina Modotti



 Le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla, se non la loro intelligenza” (Rita Levi Montalcini).

OTTO MARZO


  La Giornata internazionale della donna ricorre l’8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in quasi tutte le parti del mondo.Viene associata alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne istituita il 17 dicembre 1999 e che cade ogni anno il 25 novembre

In Italia

La mimosa

La mimosa, simbolo italiano della Giornata internazionale della donna

Nel settembre del 1944, si creò a Roma l’UDI, Unione Donne in Italia, per iniziativa di donne appartenenti al PCI, al PSI, al Partito d’Azione, alla Sinistra Cristiana e alla Democrazia del Lavoro e fu l’UDI a prendere l’iniziativa di celebrare, l’8 marzo 1945, la prima giornata della donna nelle zone dell’Italia libera, mentre a Londra veniva approvata e inviata all’ONU una Carta della donna contenente richieste di parità di diritti e di lavoro. Con la fine della guerra, l’8 marzo 1946 fu celebrato in tutta l’Italia e vide la prima comparsa del suo simbolo, la mimosa, che fiorisce tra febbraio e marzo, secondo un’idea di Teresa Noce,di Rita Montagnana e di Teresa Mattei.

Il femminismo

Lo stesso argomento in dettaglio: Femminismo.
Manifestazione femminista italiana del 1977

L’8 marzo 1972 la giornata della donna a Roma si tenne in piazza Campo de’ Fiori: vi partecipò anche l’attrice statunitense Jane Fonda, che pronunciò un breve discorso di adesione, mentre un folto reparto di polizia era schierato intorno alla piazza nella quale poche decine di donne manifestavano con cartelli chiedendo la legalizzazione dell’aborto e la liberazione omosessuale. Il matrimonio venne definito prostituzione legalizzata e circolò un volantino che chiedeva che non fossero lo Stato e la Chiesa ma la donna ad avere il diritto di amministrare l’intero processo della maternità. Quelle scritte furono giudicate intollerabili e la polizia, senza lo squillo di tromba previsto, caricò, manganellò e disperse le pacifiche manifestanti. In molte città d’Italia sono stati intitolati all’8 marzo strade e giardini. 

da wikiwand

Per il mio cuore basta il tuo petto

Per il mio cuore basta il tuo petto,
per la tua libertà bastano le mie ali.
Dalla tua bocca arriverà fino al cielo
ciò che stava sopito sulla mia anima.
E’ in te l’illusione di un giorno.
Giungi come rugiada sulle corolle.
Scavi l’orizzonte con la tua assenza,
Eternamente in fuga come l’onda.
Ho detto che cantavi nel vento
come i pini e come gli alberi maestri delle navi.
Come quelli sei alta e taciturna.
E di colpo ti rattristi, come un viaggio.
Accogliente come una vecchia strada.
Ti popolano echi e voci nostalgiche.
Io mi sono svegliato e a volte migrano e fuggono
gli uccelli che dormivano nella tua anima.

                                   Pablo Neruda

MANDI BRUNO

foto da Ansa



Bruno Pizzul (Udine,8 marzo 1938-Gorizia,5 marzo 2025) è stato un giocatore, giornalista e telecronista sportivo italiano, prima voce degli incontri della nazionale italiana di calcio per la Rai dal 1986 al 2002.la voce inconfondibile, il timbro unico, il modo sempre pacato ma allo stesso tempo caldo, colloquiale e coinvolgente di raccontare le partite ne hanno fatto un compagno di viaggio straordinario per i tifosi della Nazionale italiana e delle squadre di club. Impossibile, per chi ha seguito il calcio tra gli anni Ottanta e i primi anni Duemila, non conservare almeno un ricordo legato alla voce di Pizzul.
RIP Bruno!

proverbio friulano

 

da pinterest

“L'uciel in gabie, al cjante di gust o di rabie.”

"L'uccello in gabbia canta per amore o per rabbia."

Oggi inizia la Quaresima


Oggi mercoledì 5 marzo si celebrano le Ceneri,è il giorno dell'inizio della Quaresima.La Quaresima è il periodo che precede la Pasqua cristiana.Le Ceneri vengono messe sulla testa dei fedeli che devono fare penitenza e astenersi dal mangiare la carne.


Filastrocca di Maria Albina Scavuzzo

LE CENERI

Con il giorno delle Ceneri
incomincia la preparazione alla Pasqua.

Alla gioia della Pasqua ci si deve preparare bene,
come a tutte le cose belle e grandi.

Gesù sarà contento, se sapremo offrire
qualche preghiera di più
e se compiremo bene il nostro dovere.

Così anche noi, nella festa di Pasqua,
risorgeremo dai nostri difetti
e ci sentiremo bambini nuovi.





Per scrivere correttamente in resiano

 


È già iniziato martedì, 18 febbraio, ma gli interessati sono ancora in tempo per iscriversi al corso di resiano on line organizzato dal circolo culturale Rozajanski dum. Le lezioni si svolgono su due livelli, principianti e avanzato. Il corso, della durata di 12 lezioni, si svolge ogni martedì nel tardo pomeriggio. L’occasione è ottima tanto per quanti vogliano apprendere qualche rudimento, quanto per quanti vogliano rivitalizzare e imparare a scrivere una varietà dialettale dello sloveno che magari capiscono ma non parlano. Per altre informazioni su orari e iscrizioni potete scrivere un messaggio di posta elettronica all’indirizzo rozajanskidum@libero.it  L’iniziativa si svolge col patrocinio del Comune di Resia/ Rezija e il sostegno della Regione Friuli-Venezia Giulia, attraverso la legge regionale di tutela della minoranza linguistica slovena n. 26/2007.

dal Dom

Carnevale resiano


 Oggi è martedì grasso,ultimo giorno di Carnevale.Domani sono le ceneri.Carnevale tipico del Friuli è il carnevale della Val Resia.

La Val Resia si prepara ai festeggiamenti del Püst, il carnevale resiano. Quest’anno il Carnevale si festeggerà nelle date di domenica 23 febbraio e da venerdì 28 febbraio a mercoledì 5 marzo 2025. I festeggiamenti avranno inizio domenica 4 febbraio con Il Püst ritorna a Uccea, alle ore 12.45 si potrà partecipare ad un’escursione mascherata proposta dal Parco naturale delle Prealpi Giulie a cui ci si potrà iscrivere online sul sito www.parcoprealpigiulie.it. Si darà poi il via ai festeggiamenti del Carnevale alle 14.00 a Uccea per rianimare il paese nel cuore di tutti i resiani.

I babaz

I festeggiamenti riprenderanno venerdì 28 febbraio alle 15.30, nella scuola primaria di Resia, con le premiazioni del concorso “E tu che Babaz sei?”. La popolazione e le scuole della Val Resia vengono invitate, in questa occasione, a realizzare il babaz, il tipico fantoccio di Carnevale bruciato il Mercoledì delle Ceneri. I vari babaz in concorso vengono esposti nei paesi della valle durante i festeggiamenti del Carnevale e poi valutati e premiati da un’attenta giuria.

Museo sarà aperto tutto il giorno con orario 10.00-17.00. Sarà possibile visitare anche il Museo della gente della Val Resia dalle 10.30 alle 17.00. Lunedì 3 marzo il pomeriggio sarà interamente dedicato ai bambini. A Stolvizza di Resia si festeggerà il “Te mali püst- Püsto Bimbo Bim…Bum…Bam...”. L’accoglienza è prevista alle 14.00 presso il Museo della gente della Val Resia dove si potrà partecipare a due laboratori creativi: uno per la costruzione del Babaz/Dëd/Drumüheć e uno per imparare a cucinare i “kroflin" (Castagnole del Carnevale). Seguirà la sfilata con il Babaz per terminare, in Piazza dell'Arrotino, con il suo processo e rogo. Martedì 4 marzo sarà invece il momento del “Vilïki Püst”. Per l’occasione dalle  16.30 alle 18.00 il salone dell’associazione Sangiorgina ospiterà il laboratorio “realizziamo le mascherine e balliamo la Resiana” con attività creative dedicate ai bambini a cura della maestra Graziella e Giorgia, seguirà la merenda di Carnevale. A partire dalle 20.30 si riprenderanno le danze sempre presso il salone dell’associazione Sangiorgina e l’osteria Alla Speranza. I festeggiamenti si concluderanno mercoledì 5 marzo, il Mercoledì delle Ceneri, nel pomeriggio con la processione e il funerale del Babaz. Tutta la cerimonia si svolgerà a San Giorgio di Resia. Seguiranno musiche e balli nel salone dell’associazione Sangiorgina e l’osteria Alla Speranza.

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Il programma del carnevale resiano 2025
https://www.udinetoday.it/eventi/carnevale-resia-2025.html
© UdineToday

Proverbi di Marzo

 AL PRIM TON DI MARZ AL SARPINT AL VEN FUR DAL BALZ

Al primo tuono di marzo il serpente esce dalla tana (dal letargo invernale). Friuli 
L’AJAR DI MARZ AL NETE I BEARZ
L’aria di marzo pulisce i cortili. E’ l’arrivo della primavera. Friuli 
♥♥♥♥♥
Če miesca marča sneži , se snieg hitro stopi
Se nel mese di marzo nevicherà,la neve si scioglierà presto
Valli del Natisone/Nediške doline
Se marzo è asciutto aprile è bagnato ,il contadino è felice di aver piantato

Ciò che rinverdisce a marzo facilmente si secca

Valli del Natisone/Nediške doline vignette dell’artista delle Valli Moreno Tomazetic

dal Dom

Giornata mondiale della fauna e flora selvatica

 


 Oggi 3 marzo è la Giornata mondiale della fauna selvatica. La commemorazione è stata proposta dalla Thailandia per celebrare e far conoscere la fauna e flora selvatiche del mondo. Così, per la prima volta, nel 2014 è stata celebrata la Giornata mondiale della fauna selvatica.Dobbiamo proteggere gli animali e l'ambiente-

L'AMERIGO VESPUCCI

 


L'Amerigo Vespucci è un veliero della Marina Militare, costruito nel 1931 a Castellammare di Stabia (NA) , come nave scuola per l'addestramento degli allievi ufficiali dei ruoli normali dell'Accademia navale di Livorno.

La decisione di costruire l'Amerigo Vespucci venne assunta nel 1925, per sostituire l'omonima nave scuola della classe Flavio Gioia, un incrociatore a motore e a vela, ormai prossimo alla radiazione, che fu posto in disarmo nel 1928[3] e ormeggiato nel porto di Venezia per essere adibito ad asilo infantile, riservato agli orfani dei marinai.

Il Vespucci fu progettato insieme al gemello Cristoforo Colombo (sebbene di dimensioni leggermente diverse) nel 1930 dall'ingegnere foggiano Francesco Rotunditenente colonnello del Genio navale e direttore dei Regi cantieri navali di Castellammare di Stabia riprendendo i progetti del veliero Monarca, l'ammiraglia della Real Marina del Regno delle Due Sicilie, poi ribattezzato Re Galantuomo quando fu incorporato nella Marina piemontese dopo l'annessione del Regno delle Due Sicilie. I progetti ricopiati erano dell'ingegnere navale napoletano Sabatelli ed erano custoditi a Castellammare di Stabia insieme alle tecnologie necessarie alla costruzione di questa tipologia di imbarcazione. La nave-scuola fu varata il 22 febbraio 1931 a Castellammare di Stabia. Partì completamente allestita il 2 luglio alla volta di Genova dove, il 15 ottobre 1931, ricevette la bandiera di combattimento nelle mani del suo primo comandante, Augusto Radicati di Marmorito. Il suo compito fu quello di affiancare la Cristoforo Colombo nell'attività di addestramento, e venne inquadrata nella Divisione Navi Scuola insieme alla Colombo e a un'altra nave minore, facendo varie crociere addestrative nel Mediterraneo e nell'Atlantico.

Svolse regolarmente l'attività addestrativa anche durante la seconda guerra mondiale, a parte l'anno 1940. Al termine del conflitto restò in servizio solo la Vespucci, in quanto, per l'effetto degli accordi internazionali, la Cristoforo Colombo dovette essere ceduta, insieme ad altre unità, all'URSS, quale risarcimento dei danni di guerra.

Dal 1946 al 1952 è stata l'unica nave scuola a vela della Marina militare italiana fino all'entrata in servizio dell'Ebe, un brigantino goletta acquistato dalla Marina Militare nel 1952 e che era stato costruito nel 1921. A partire dal 1955 è stata affiancata da un altro veliero acquistato dalla Francia e ribattezzato Palinuro. Attualmente l'Amerigo Vespucci è la più anziana nave della Marina Militare ancora in servizio.

Il motto della nave, ufficializzato nel 1978, è «Non chi comincia ma quel che persevera» ed esprime la sua vocazione alla formazione e addestramento dei futuri ufficiali della Marina Militare. I precedenti motti sono stati: «Per la Patria e per il Re»; sostituito nel 1946 con «Saldi nella furia dei venti e degli eventi».


In occasione delle Olimpiadi di Roma del 1960 l'Amerigo Vespucci ha trasportato via mare la fiamma olimpica dal Pireo a Siracusa.

Alcune fonti riportano un aneddoto, che risalirebbe all'incontro avvenuto nel luglio 1962 nel Mediterraneo con la portaerei statunitense USS Independence, secondo cui quest'ultima avrebbe lampeggiato con il segnalatore luminoso: «Chi siete?», ricevendo come risposta: «Nave scuola Amerigo Vespucci, Marina Militare Italiana». La nave statunitense avrebbe quindi segnalato: «Siete la più bella nave del mondo».[4][5]

L'Amerigo Vespucci ha partecipato alla manifestazione "Il mare deve vivere", crociera ecologica del Mediterraneo svoltasi dal 9 aprile al 15 giugno 1978. In tale occasione la nave è approdata nei porti più importanti del Mediterraneo. Le Poste hanno dedicato all'evento una serie di quattro francobolli da L. 170 con un annullo speciale richiamante l'annullo del 20 aprile 1978, giorno dell'approdo nel porto di Cagliari.da wikipedia

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21 marzo giornata mondiale dela poesia

Perchè il 21 marzo è la giornata mondiale della poesia è   presto spiegato in quanto questa data coincide nell'emisfero settentrionale (...