di cosa si parla nel blog

🌞Blog che parla del Friuli: in particolare delle minoranze linguistiche slovena,friulana e tedesca e non solo. ❤️ Sono figlia di madre slovena (Ljubljana) e di padre appartenente alla minoranza slovena della provincia di Udine🌞 (Benecia).Conosco abbastanza bene la lingua slovena.Sono orgogliosa delle mie origini.OLga

traduttore

Cerca nel blog

Lettori fissi

Translate

slide

slide

bandiere nelle quali mi identifico

bandiere nelle quali mi identifico
Visualizzazione post con etichetta attualità. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta attualità. Mostra tutti i post

La stazione di Cividale non è più trilingue

 


Grave passo indietro nel riconoscimento dei diritti delle minoranze linguistiche. Dieci anni dopo la loro apposizione, dalla stazione ferroviaria di Cividale del Friuli sono stati rimossi i cartelli trilingui «Cividale del Friuli-Cividât-Čedad» e sostituiti con cartelli monolingui «Cividale». L’intervento è avvenuto nell’ambito dei lavori di rifacimento della ferrovia Udine-Cividale a cura della società Rfi (Rete ferroviaria italiana) del gruppo Ferrovie dello Stato, alla quale la linea è passata dalla Fuc (Ferrovia Udine-Cividale), che per legge non può più gestire sia l’infrastruttura sia il servizio. I lavori, la cui conclusione era prevista nella scorsa primavera, si protrarranno per un anno ancora, cosicché gli utenti dovranno servirsi ancora a lungo dei bus sostitutivi. I cartelli trilingui erano stati collocati a inizio giugno 2015 nell’ambito del progetto «Il treno delle lingue», ideato e portato avanti dall’Arlef, l’agenzia regionale per la lingua friulana e la Fuc per dare una connotazione plurilinguistica (italiano, friulano, sloveno, tedesco, inglese) a servizi, informazione al pubblico, segnaletica ferroviaria e immagine visiva della stessa Fuc.

dal dom

Alta Val Torre

 


Il15 giugno è stata una giornata ricca di soddisfazioni per tanti volontari della nostra comunità: la Pro loco Alta Val Torre - Terska dolina ha partecipato a Nimis alla festa della solidarietà “Diamo un taglio alla sete” che sostiene l’attività del missionario comboniano Dario Laurencig, in Africa da quasi 50 anni. I volontari della Pro loco hanno arricchito l’offerta gastronomica della festa servendo il nostro piatto forte: l’ocikana!

In serata il coro di Lusevera Barski oktet ha partecipato a un evento a Nova Gorica nell’ambito di GO! 2025, il progetto che vede Nova Gorica e Gorizia co-capitali europee della cultura per il 2025 interpretando col canto la favola di Musi “Srebrica nu Pastir”. Il coro ha voluto dedicare il momento alla comunità di Musi che quest’anno è stata costretta ad annullare la tradizionale accensione del Polovin di San Giovanni. Un momento che mancherà a tutti. Le cose cambieranno! Basta volerlo, insieme.
Complimenti a tutte queste splendide persone che col loro impegno riescono a mostrare sempre il volto più bello della nostra comunità.
da fb

CONSIGLI ANTI CALDO

 


Per affrontare il caldo e l'afa, è consigliabile rimanere in luoghi freschi e ben ventilati, bere molta acqua e indossare abiti leggeri di colore chiaro. Evitare le ore più calde della giornata per uscire e fare attività fisica. Rinfrescare l'ambiente domestico, fare docce tiepide e consumare pasti leggeri può aiutare. 

Più esposte ai pericoli del caldo sono le persone anziane, in particolare se soffrono di malattie cardiovascolari o respiratorie croniche, ipertensione, insufficienza renale cronica e malattie neurologiche, e quelle non autosufficienti, poiché dipendono dagli altri per regolare l’ambiente in cui si trovano e per l’assunzione di liquidi.

Particolare attenzione va rivolta ai neonati e ai bambini: per la ridotta superficie corporea e la mancanza di una completa autosufficienza, possono essere esposti al rischio di un aumento eccessivo della temperatura corporea e a una disidratazione.

Sono soggetti vulnerabili anche le persone ipertese e i cardiopatici, ma anche molte persone sane.

IL GELATO


 Fa caldo,cosa c'è di meglio di un gelato?
Quale gusto preferite,io cioccolato e cream voi?

La storia di Adam: il figlio della pediatra di Gaza, unico superstite di...

L'undicenne accolto in Italia insieme alla madre, la dottoressa dell'ospedale Nasser di Khan Yunis a sud della Striscia, che dopo un raid dell'Idf sulla sua casa, si vide arrivare i figli morti carbonizzati mentre era a lavoro. Morto anche il marito

A Gaza si sta consumando la più grande ingiustizia


 "A Gaza si sta consumando la più grande ingiustizia, il più grande sterminio di civili inermi della storia recente, la ferocia che sia abbatte su una popolazione intrappolata in una striscia di terra che è una delle più popolate del mondo, senza neanche la possibilità di scappare, è una vergogna che pesa sulla coscienza di ognuno di noi. Si bombardano ospedali, ambulanze, scuole, campi profughi; a Gaza non hanno più medicine salvavita, anestetici, materiale sanitario, a Gaza da tre mesi Israele impedisce l’entrata di aiuti umanitari, si sta usando la fame come arma di guerra. In barba a tutte le convenzioni internazionali. Quelli più colpiti sono i bambini, ne sono morti a migliaia, altrettanti sono i feriti e gli orfani, secondo tutte le organizzazioni umanitarie la situazione è allo stremo. E tutto questo sotto gli occhi complici dell’Europa tutta. Un giorno la storia ci chiederà conto del nostro silenzio, ma noi potremo dire che tutto questo orrore non sarà stato fatto nel nostro nome. NON NEL MIO NOME!"

Fiorella Mannoia

Stanno tornando le rondini


 Stanno tornando le rondini.

Pesano circa 20 gr ma hanno percorso più di 5000 km in volo.
Hanno superato il deserto del Sahara.
Hanno sorvolato il Mar Mediterraneo senza potersi neppure riposare.
Hanno lottato contro perturbazioni e venti di tempesta.
Hanno fatto qualcosa di straordinario.
E tutto questo per venire a riprodursi proprio in quell’angolino di casa nostra, sotto il tetto.
Una singola rondine può consumare fino a 850 mosche e zanzare al giorno.
Se avessimo la fortuna di ospitare un nido di questa specie nel nostro ambiente familiare, la coppia da sola, potrebbe eliminare circa 1.700 mosche e zanzare al giorno.
Non esiste insetticida più efficace ed ecologico.
Facciamole sentire le benvenute, hanno scelto proprio noi!
Web

LE PAROLE DELLA SETTIMANA

 

KIT DI SOPRAVVIVENZA EUROPEO




 NEL KIT CI DEVONO ESSERE

Documenti di identità in una custodia impermeabile, acqua, una torcia, occhiali da vista, un coltellino svizzero, fiammiferi e accendino, medicine e cibo in scatola"Ovviamente dei contanti, perché nel bel mezzo di una crisi la tua carta di credito può essere solo un pezzo di plastica", ha detto la commissaria, aggiungendo anche un mazzo di carte, una power bank per il cellulare e un radio portatile.


                TERREMOTO IN MYANMAR





epicentro

Il terremoto di Sagaing del 2025 è stato un evento sismico occorso in Birmania il 28 marzo 2025 dieci minuti prima delle 13:00 (UTC+6:30). La scossa principale ha fatto registrare una magnitudo 7,7 ed è stata avvertita in maniera prominente in buona parte del sud-est asiatico, causando ingenti danni in tutto il paese, in Thailandia e nella Cina meridionale.

Il sisma, generatosi a 10 km di profondità vicino alla città di Mandalay, ha provocato oltre 1600 morti, più di 2400 feriti e un numero non ancora quantificabile di sfollati e dispersi tra Birmania e Thailandia. È risultato il terremoto più forte registrato in Birmania dal sisma di Maymyo del 1912 (magnitudo 8,0) e anche quello più letale in termini di perdite umane dal terremoto di Bago del 1930 (quasi 7000 vittime).Il terremoto ha colpito nel primo pomeriggio di venerdì 28 marzo 2025 alle ore 12:50:54 (UTC+6:30), con una magnitudo 7,7 ed epicentro localizzato a 10 km di profondità nell'area del vecchio lago Yay Hkar Inn, che si trova a circa 18 km di distanza da Mandalay, al confine tra le regioni di Sagaing e Mandalay.

da wikipedia


ECLISSI PARZIALE DI SOLE

eclissi parziale di sole

 

Occhi al cielo sabato 29 marzo per osservare il suggestivo spettacolo dell'eclissi di Sole parziale che comincerà – a seconda della latitudine – tra le 11 e le 12 e terminerà poco prima delle 13, con un massimo previsto pochi minuti dopo mezzogiorno. Dopo l'affascinante eclissi lunare del 14 marzo la Luna e il Sole tornano a riallinearsi con la Terra, anche se la copertura del disco solare sarà minima in tutta Italia e il fenomeno non sarà affatto visibile nelle regioni più meridionali (Sicilia, Calabria, Basilicata, Campania meridionale e buona parte della Puglia). Come per ogni eclissi di Sole, per osservarla raccomandiamo caldamente l'uso di appositi filtri solari

continua su: https://www.geopop.it/in-arrivo-leclissi-di-sole-del-29-marzo-2025-cose-e-cosa-vedremo-nel-cielo/
https://www.geopop.it/

AVVISO

 


L’ora legale è la convenzione di spostare avanti di un’ora le lancette degli orologi di uno Stato per sfruttare meglio l’irradiazione del sole durante il periodo estivo.Di converso, il termine ora solare si riferisce all’orario statale usato durante il periodo invernale, quando esso coincide con quello del meridiano del fuso orario di riferimento, chiamato anche «ora civile convenzionale». Si badi bene tuttavia come tale riferimento valga a livello nazionale, dato che invece l’ora locale sarebbe tecnicamente diversa in ogni punto del globo terrestre, in quanto riferita alla posizione della Terra rispetto al Sole.

Storia

Nelle società antiche e prima della diffusione degli orologi, l’organizzazione delle civiltà agricole non si basava su bioritmi fissi come nelle moderne civiltà industrializzate. I contadini, che costituivano la grande maggioranza della popolazione, si alzavano sempre all’alba seguendone inconsciamente il progressivo anticipo in primavera o ritardo in autunno: nell’impero romano la cosiddetta ora prima era sempre quella che seguiva il sorgere del sole, indipendentemente dall’istante in cui questo evento astronomico si verificasse. Nell’età contemporanea l’espediente dell’ora legale non fa che riprodurre almeno in parte questo antico spostamento dei bioritmi umani a seconda delle stagioni.

Già nel 1784Benjamin Franklin, l’inventore del parafulmine, pubblicò un’idea sul quotidiano francese Journal de Paris. In queste riflessioni, Franklin si poneva l’obiettivo di risparmiare sulla spesa in candele ma, per la stravaganza delle proposte (come mettere un cannone in ogni via, che spari un colpo per svegliare gli abitanti), non trovarono seguito. Sostanzialmente Franklin non propose di spostare il tempo, bensì di obbligare, esercitando varie forme di pressione (tassazione delle persiane, razionamento candele, divieto di circolazione notturna, ed una sveglia rumorosa all’alba), a forzare la popolazione ad alzarsi ad orari più mattinieri.La proposta di spingere la popolazione ad alzarsi prima modificando il riferimento orario, origina da un lavoro dell’entomologo neozelandese George Vernon Hudson. Nel 1895, egli presentò un documento alla Società Filosofica di Wellington, proponendo uno spostamento in avanti degli orologi di due ore.L’idea venne ripresa pochi anni dopo, dal costruttore britannico William Willett, e questa volta trovò terreno fertile nel quadro delle esigenze economiche provocate dalla Prima guerra mondiale: nel 1916 la Camera dei Comuni diede il via libera al British Summer Time, che implicava lo spostamento delle lancette un’ora in avanti durante l’estate. Molti paesi imitarono il Regno Unito in quanto in tempo di guerra il risparmio energetico era una priorità.

Vantaggi e svantaggi

Lo scopo dell’ora legale è quello di consentire un risparmio energetico grazie al minore utilizzo dell’illuminazione elettrica. L’ora legale non può ovviamente aumentare le ore di luce disponibili, ma solo indurre un maggior sfruttamento delle ore di luce che sono solitamente “sprecate” a causa delle abitudini di orario.

Si consideri ad esempio una persona che dorma ogni giorno dalle 23 alle 7: d’estate il sole sorge ben prima delle 7, e quindi utilizzando l’ora legale è possibile sfruttare l’ora di luce dalle 6 alle 7 e ritardare di un’ora l’accensione della luce elettrica alla sera.

Terna, la società responsabile in Italia della gestione dei flussi di energia elettrica sulla rete ad alta tensione, ogni anno stima il risparmio consentito dall’adozione dell’ora legale. La tabella seguente riporta questi dati per alcuni anni.

Adozione dell’ora legale

Lo stesso argomento in dettaglio: Ora legale nel mondo.

Europa

Dal 1996 tutti i paesi dell’Unione europea – più la Svizzera e i paesi dell’est Europa – adottano lo stesso calendario per l’ora legale, nonostante le polemiche di alcuni stati membri. Fino all’ottobre 2011 anche la Russia era agganciata a questo sistema di cambio ora, poi è passata a sperimentare l’ora legale permanente, arrivando infine a ripristinare invece l’ora solare quale orario di riferimento per tutto l’anno (ora solare permanente).

da ora legale




In cerca di nuove fonti termali a Camporosso

 


Negli anni il Comune di Tarvisio/Trbiž ha commissionato diverse indagini per verificare la presenza di acque termali sul proprio territorio.

BENVENUTA PRIMAVERA/DOBRODOŠLA POMLAD

 


🌸🌿 Benvenuta Primavera! 🌿🌸
Oggi, con l’equinozio di primavera, la natura si risveglia! 🌞🌱 Dai primi fiori agli animali che fanno capolino, tutto ci ricorda la straordinaria biodiversità che ci circonda. 🦌🐦
Un momento perfetto per immergersi nei nostri sentieri e osservare il risveglio della fauna e della flora 🐝🌸
Foto di Daniele Buttolo
da fb

Oggi Mattarella a Gorizia

 


«La storia non si cancella, possiamo coltivarla con rancore, oppure farne patrimonio comune nel ricordo». Così disse il presidente Sergio Mattarella, il 13 luglio 2020, dopo essersi preso per mano con Borut Pahor, allora presidente della Slovenia, davanti alla Foiba di Basovizza. Ovviamente il Capo di Stato italiano disse, in quella storica giornata, che sceglieva questa seconda strada. «Oggi abbiamo allineato tutte le stelle», commentò Pahor, di rimando. Un gesto storico, iconico.

Nel 2021 sempre a Gorizia

Mattarella e Pahor (che oggi non è più al vertice del vicino Stato) si sono di nuovo incontrati a Gorizia e Nova Gorica nel 2021 per la celebrazione della designazione congiunta delle due città quali Capitale Europea della Cultura 2025. Sottolinearono, in quella circostanza, che il confine da elemento di divisione si era trasformato in punto di raccordo e collaborazione, capace di generare nuove idee e di favorire la crescita comune. Si sono rivisti di recente, sempre a Gorizia, per l’avvio di “Go!2025”. «Questo esprime il grande valore storico dell’Unione Europea – ha detto Mattarella in quella occasione –: una cultura con tante preziose peculiarità nazionali, con più lingue, ma comune quella che, insieme, quest’anno le due città celebreranno».

Laurea Honoris Causa

Poco meno di un anno fa, all’Università di Trieste, i due presidenti ricevettero la Laurea Magistrale honoris causa in Giurisprudenza. A motivare il doppio conferimento veniva indicata la politica di riconciliazione da loro perseguita. Questa la motivazione: «Sergio Mattarella e Borut Pahor hanno saputo coraggiosamente ripudiare la prospettiva angusta dell’egoismo nazionalistico, per perseguire invece una politica di riconciliazione, retta sulla creazione e sul consolidamento di spazi e di simboli dedicati alla memoria collettiva, quale fondamento di autentica pace tra i popoli. Due statisti che hanno interpretato l’amor di patria in una dimensione europea alta, così contribuendo a trasformare la frontiera adriatica, da territorio di aspro conflitto etnico e culturale, ad area di dialogo, di cooperazione e di amicizia, nella comune coscienza dei diritti umani e nella luce delle libertà democratiche».

Di nuovo insieme a Gorizia

Bene, Mattarella e Pahor sono attesi a Gorizia sabato 15 marzo per ritirare il 25° Premio Ss. Ilario e Taziano-Città di Gorizia. Riceveranno il riconoscimento all’Auditorium della Cultura Friulana, alle 11.30, al termine della solenne celebrazione presieduta dall’arcivescovo di Gorizia, mons. Carlo Roberto Maria Redaelli, in Duomo alle 9.30. La consegna in Auditorium sarà corredata dall’esibizione dei ragazzi delle scuole Locchi e Trinko, che canteranno gli inni.

Il Premio Patroni

Per l’edizione 2025 la Commissione valutatrice, già nel 2023, aveva individuato all’unanimità i due presidenti, per il loro concreto e costante sostegno nel percorso di avvicinamento delle comunità di Gorizia e di Nova Gorica, soprattutto nel contesto di “Go!2025”. Nell’anno della Capitale europea della cultura il Premio, assegnato ogni anno in occasione del 16 marzo, giorno in cui si celebrano i patroni della città, assume quindi un significato più profondo che mai.

«Poter contare sulla presenza del presidente Mattarella e del presidente emerito Pahor è il massimo riconoscimento del lavoro che stiamo portando avanti con la Capitale europea della Cultura – ha spiegato il sindaco Rodolfo Ziberna –. Il loro gesto di tenersi mano nella mano ha avuto un significato ben preciso, che risponde perfettamente allo spirito di “Go! 2025”: la storia va insegnata, siamo uniti nella sofferenza e nel dolore, ma dobbiamo andare avanti».

«C’è un percorso storico e istituzionale che ci ha portati a oggi, ma una vera riconciliazione può avvenire solo se ci sono amicizia e relazioni umane», ha puntualizzato il decano don Nicola Ban.
Il Premio Patroni, che dal 2007 è rappresentato da un’opera raffigurante in forma stilizzata Ilario Vescovo e Taziano Diacono Martiri, viene assegnato a persona, ente, associazione o società comunque denominata non aventi finalità di lucro o finalità politiche che, attraverso la propria opera o attività nel campo civile, economico, culturale, artistico, religioso o sociale, abbia onorato e fatto conoscere e apprezzare il nome di Gorizia in Italia e all’estero.

Europa da ripensare

Intanto, l’Europa attraversa un momento geopolitico molto delicato. Come scriviamo in altra parte del giornale, si parla di riarmamento. Mattarella e Pahor verranno a Gorizia per raccomandare prudenza, proprio su questo confine che ricorda immani tragedie.

«In un mondo caratterizzato da crescenti tensioni e conflitti, dall’abbandono della cooperazione come elemento fondante della vita internazionale, Slovenia e Italia hanno saputo dimostrare che è possibile scegliere la via della cooperazione». ha detto il presidente Mattarella lo scorso 8 febbraio, inaugurando “Go!2025” –. Nella tragedia della Seconda guerra mondiale, un sopravvissuto ad Auschwitz, Roman Kent, ha osservato: “Non vogliamo che il nostro passato sia il futuro dei nostri figli”. Con questo spirito abbiamo affrontato le pagine del Dopoguerra per scriverne una nuova, e nulla può far tornare indietro la storia che Italia e Slovenia hanno scritto e scrivono insieme».

da Vita Cattolica

Ed ha significativamente aggiunto: «Lavorando fianco a fianco nelle istituzioni europee si è consolidata la fiducia reciproca e vi è maturato un senso di appartenenza e di ulteriore identità: la comune identità europea. Le differenze, le incomprensioni, hanno lasciato il posto a fattori che uniscono».

F.D.M.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *

pausa blog

 QUESTO BLOG VA IN PAUSA PER PROBLEMI TECNICI E MANCANZA DI IDEE. BUON  PROSEGUIMENTO DEL MESE DI LUGLIO , UN ABBRACCO DA OLGA