Negli anni il Comune di Tarvisio/Trbiž ha commissionato diverse indagini per verificare la presenza di acque termali sul proprio territorio.
Sono stati effettuati studi in diverse aree, verificando la struttura del sottosuolo e la presenza di indizi che lasciassero pensare alla presenza di fluidi termali. Finora, però, non sono emerse località che presentino questi requisiti. Per questo motivo la ricerca si è spostata su quella del sito più adatto alla nascita di uno stabilimento termale dal punto di vista logistico e delle infrastrutture. L’amministrazione comunale ha individuato la località più adatta nella frazione di Camporosso/Žabnice. Contando sul sostegno finanziario della Regione Friuli-Venezia Giulia, al momento sta venendo pianificata la prosecuzione degli studi attraverso la perforazione di un pozzo nella zona, insieme ad altre analisi propedeutiche. Una fase successiva potrebbe esserci, ovviamente, solo se dell’acqua termale fosse effettivamente trovata.
Il pozzo sarebbe scavato fino a una profondità di circa 500 m, procedendo gradualmente alla sua strutturazione e consolidamento nonché ai rilievi necessari nel sottosuolo. Qualora fosse trovata, per estrarre l’acqua ci si avvarrebbe anche di sistemi di pompaggio.
Come specificato dal geologo incaricato, Antonio Maria Baldi, i costi dell’operazione potrebbero oscillare tra i 210.000 e i 360.000 euro. Le spese potrebbero lievitare per due motivi. Da un lato per gli eventuali ostacoli riscontrati nel sottosuolo durante la perforazione, dall’altro in considerazione degli eventuali procedimenti che sarebbe necessario portare a termine nel caso in cui ci si imbattesse davvero in acque termali – ovvero per il riconoscimento ufficiale dell’acqua come termale e per l’ottenimento della relativa concessione di sfruttamento. (Luciano Lister)
dal Dom https://www.dom.it/
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