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🌞Blog che parla del Friuli: in particolare delle minoranze linguistiche slovena,friulana e tedesca e non solo. ❤️ Sono figlia di madre slovena (Ljubljana) e di padre appartenente alla minoranza slovena della provincia di Udine🌞 (Benecia).Conosco abbastanza bene la lingua slovena.Sono orgogliosa delle mie origini.OLga

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bandiere nelle quali mi identifico

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Le begonie

 



𝐁𝐞𝐠𝐨𝐧𝐢𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐚𝐧𝐠𝐨𝐥𝐨: 𝐟𝐢𝐨𝐫𝐢 𝐞 𝐟𝐨𝐠𝐥𝐢𝐞 𝐢𝐧 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐩𝐢𝐚𝐧𝐨

𝑑𝑖 𝐴𝑙𝑒𝑠𝑠𝑎𝑛𝑑𝑟𝑜 𝑆𝑞𝑢𝑖𝑧𝑧𝑎𝑡𝑜
Colorate, resistenti e perfette per gli angoli più ombreggiati del giardino o del balcone: oggi parliamo di begonie, piante ornamentali che uniscono fioriture generose a fogliami decorativi davvero sorprendenti.
Iniziamo con la Begonia elatior, una delle più apprezzate per la coltivazione in casa o in balcone. Ha foglie carnose e verdi e fiori rosa, rossi, gialli, bianchi ma anche bicolore, che sbocciano con regolarità. Ama una posizione luminosa, meglio se con un po’ di sole diretto solo nelle ore più fresche. Il terreno dev’essere sempre leggermente umido, ma mai inzuppato. Una concimazione leggera in primavera e in estate stimola la crescita e la fioritura.
La Begonia tuberibrida nasce da tuberi piantati in primavera. I fiori sono doppi, grandi, e vanno dal bianco al rosso acceso, arancio o rosa. Va coltivata in ombra o mezz’ombra; mai in pieno sole. L’acqua va dosata con attenzione: poca all’inizio, poi gradualmente di più. In autunno, quando ingialliscono le foglie, i tuberi si dissotterrano e si conservano al riparo dal freddo fino alla primavera successiva.
La Begonia boliviensis, invece, è perfetta per cesti appesi o vaschette. I suoi fiori pendenti possono essere gialli, arancioni, bianchi, rossi, rosa, ecc. Creano un effetto cascata molto decorativo. Va messa in mezz’ombra e mantenuta in terreno ben drenato, sempre leggermente umido. Rimuovere i fiori appassiti stimola nuove fioriture, e un fertilizzante per piante da fiore ogni due settimane è sufficiente per mantenerla attiva.
La Begonia rex invece, è la regina del fogliame ornamentale. Le sue foglie sono grandi, variegate, con sfumature che vanno dal verde al viola, al bordeaux. È coltivata per la bellezza del fogliame più che per i fiori. Va tenuta in mezz’ombra, in ambiente umido ma ben arieggiato. Richiede annaffiature regolari, evitando ristagni. Ama un po’ di concime ogni tre settimane nella bella stagione.
Passiamo ora alle begonie da giardino, ovvero quelle adatte anche alle aiuole:
La Begonia ‘Big’ si distingue per le foglie grandi e lucide, con fiori rosa, rossi o bianchi che fanno da contorno. A differenza di altre varietà, sopporta bene il sole diretto, purché abbia acqua regolare. Nei mesi caldi vuole umidità costante. Una leggera potatura e concime mensile sono più che sufficienti.
Infine, la Begonia ‘Dragon’ ha un portamento elegante e fiori rossi o rosa a campanella. Ama la mezz’ombra, ma regge bene anche il sole, soprattutto se non è troppo forte. Il terreno dev’essere umido ma mai zuppo. In estate, concimare ogni due settimane favorisce una crescita equilibrata e continua.
Le begonie sono così: generose, decorative e mai banali. Con un po’ di attenzione, diventano le protagoniste di ogni spazio, anche dove il sole arriva appena.
da Vita nei Campi


Nuova versione dell'opera di Ciril Kosmač

 


Lo scrittore Ciril Kosmač aveva smesso di scrivere già molto tempo prima della sua morte, oltre 40 anni fa. L’interesse per le sue opere, tuttavia, è ancora vivo. Proprio il 28 gennaio, nel giorno in cui ricorre la sua scomparsa, quest’anno la casa editrice Beletrina ha annunciato l’uscita di una versione ampliata dell’opera »Balada o trobenti in oblaku« (in italiano »La ballata della tromba e della nuvola«). Riconducibile al periodo del realismo sociale, il lavoro fino a poco tempo fa era ancora inedito.

Proverbio friulano

 Il proverbio friulano della settimana

di Vita nei campi
“Se al plûf il dì di San Barnabè cole la ue fin che an d’è” ovvero se piove il giorno di San Barnaba (11 giugno) la uva cade fino a quando ce ne è”.

MOMENTO

 

VANESSA BELL, "LA GABBIA"

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Gli uccelli alla finestra, le persiane

socchiuse: un’aria d’infanzia e d’estate
che mi consola. Veramente ho gli anni
che so di avere? O solo dieci? A cosa
mai mi ha servito l’esperienza? A vivere
pago a piccole cose onde vivevo
inquieto un tempo.

(da Uccelli,  Edizioni dello Zibaldone, 1950)

fonte Il canto delle sirene

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Una poesia matura di Umberto Saba,  qui già oltre i sessant'anni: guarda dalla finestra il giorno d'estate e si rende conto che gli anni trascorsi sono stati alla fine fonte di esperienza, capaci di acquietare quella che un tempo era inquietudine, di saper cogliere la felicità delle piccolezze quotidiane.

Umberto Saba, pseudonimo di Umberto Poli (Trieste, 9 marzo 1883 – Gorizia, 25 agosto 1957), poeta italiano tra i massimi del ‘900. Di famiglia ebraica, fu avviato agli studî commerciali, e fu per lunghi anni direttore e proprietario di una libreria antiquaria a Trieste. La sua poesia, quasi intimo diario e confessione, indaga le cose ultime, la donna, l’amore, il senso atavico del dolore. La sua opera è raccolta nel Canzoniere.


PENTECOSTE

 

Di Giotto - The Yorck Project (2002) 10.000 Meisterwerke der Malerei (DVD-ROM), distributed by DIRECTMEDIA Publishing GmbH. ISBN: 3936122202., Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=151784

Pentecoste è la festa cristiana che celebra l'effusione dello Spirito Santo, dono di Gesù, e la nascita della Chiesa. Cade nel cinquantesimo giorno a partire dal giorno di Pasqua compreso (da cui il nome), di domenica, vale a dire alla fine della settima settimana dopo quella pasquale, ed è quindi una festa mobile, dipendente dalla data della Pasqua. Festeggia soprattutto l'inizio del raccolto, poi come secondo significato si festeggia il dono della legge. Pentecoste è inoltre l'antico nome greco della festività ebraica di Shavuot, che rappresenta una festa di ringraziamento.

wikipedia

BUONA DOMENICA


 

LA NOTTE DEI LETTORI 2025


 LA NOTTE DEI LETTORI 2025

📍 Udine, 4–8 giugno | Anteprima il 3 giugno
📌 Tema dell’edizione: GenerAzioni
La dodicesima edizione de La Notte dei Lettori, promossa dal Comune di Udine con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, prende vita dal 4 all’8 giugno 2025 con un ricco programma culturale diffuso in oltre 30 luoghi della città. Un’anteprima si terrà già il 3 giugno, con appuntamenti dedicati al dialogo tra generazioni, all’inclusione, alla lettura e alla partecipazione attiva.
Il festival – che ha già coinvolto 30 Comuni del territorio regionale con più di 100 eventi nella fase itinerante – prevede oltre 180 appuntamenti tra letture, spettacoli, concerti, mostre, dibattiti, laboratori, proiezioni, incontri e passeggiate culturali.
📌 L’inaugurazione ufficiale si terrà mercoledì 4 giugno alle ore 20.30, nella Chiesa di San Francesco, con la partecipazione straordinaria di Manuel Bortuzzo, giovane atleta e simbolo della Generazione Z, protagonista di un dialogo aperto sul futuro, la resilienza e il valore delle passioni.
📣 Tra gli ospiti di rilievo:
Beppe Severgnini, Rosi Braidotti, Moni Ovadia, Suor Linda Pocher, Andrea Maggi, Enrico Galiano, Cecilia Pellizzari, Pietro Morello, Francesco Caringella, Antonella Sbuelz, Angelo Floramo, Fabio Ciconte, Riccardo Pedicone, il gruppo Freevoices e molti altri.
🎯 Il tema 2025, GenerAzioni, trae ispirazione da una celebre esortazione di Nelson Mandela: "A volte spetta a una generazione essere grande. Voi potete essere quella generazione." Un invito a costruire ponti tra generazioni attraverso il confronto, la cultura, le storie e il pensiero condiviso.
🔗 Tutti i dettagli del programma e aggiornamenti:
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RADICI SELVAGGE

 


Con l’avvicinarsi dell’estate è ormai prossima alla conclusione anche la serie di escursioni guidate alla scoperta degli alberi del progetto Wild roots, Divje korenine, Radici selvagge, realizzato dall’associazione Wild Routes in collaborazione con diversi partner e finanziato dalla Regione FVG nell’ambito del bando destinato agli interventi per la valorizzazione dei dialetti sloveni della fascia confinaria della provincia di Udine. Sono rimaste ancora due opportunità per “gustare e camminare tra i boschi delle Valli”.

Domenica 8 maggio si partirà alle 9.30 da Tarcetta di Pulfero e si camminerà nei dintorni di Pegliano. Lungo il percorso (di 6 km circa) si potrà ammirare anche il castagno monumentale. Al termine ci sarà la degustazione presso l’Azienda Agricola Val Natisone.

 

Maggiori informazioni sulle due escursioni nelle Valli del Natisone e i link per le prenotazioni su: wildroutes.eu

Le Province dividono la comunità slovena in regione

 

Palazzo Belgrado (Udine)

Il Senato ha approvato in prima lettura il disegno di legge costituzionale che modifica lo Statuto speciale del FVG, prevedendo la reintroduzione delle Province elettive, dopo che meno di dieci anni fa sono state abolite dal Consiglio regionale. A favore della proposta si sono espressi 85 senatori, 45 erano i contrari e 10 gli astenuti. “Si tratta di un ulteriore passo verso il ripristino della democrazia, restituendo ai cittadini il controllo, tramite il voto, sulla gestione di funzioni esercitate con risorse pubbliche a loro beneficio”, è stato esplicito l’assessore regionale Pierpaolo Roberti. Di parere contrario l’opposizione in Regione. “Le soluzioni ai problemi che affliggono gli enti locali non sono arrivate dalla Regione in questi anni e certo non arriveranno con la reintroduzione delle Province. Anzi, quello compiuto dal Senato è un passo indietro che non aiuterà i Comuni e invece sarà utile solo alla propaganda della destra. Una regione con 1,2 milioni di abitanti ha bisogno di un sistema snello basato su due livelli, Regione e Comuni, e non di nuovi livelli di governo elettivi”, ha affermato il capogruppo del PD in Consiglio regionale, Diego Moretti.

Discordanti le posizioni anche all’interno della comunità slovena nella nostra regione. Mentre gli sloveni nel PD sostengono la decisione dell’ex governatrice Debora Serracchiani, i rappresentanti dell’Unione slovena concordano con la proposta dell’attuale maggioranza in regione. Durante il dibattimento in aula, a nome del PD, ha parlato la senatrice slovena Tatjana Rojc che ha sottolineato come la soppressione delle Province nel Friuli Venezia Giulia va contestualizzata nel progetto di riforme dello Stato e dell’ordinamento di quasi dieci anni fa, e va intesa come volontà di riformare il Paese in modo serio il cui fine ultimo sarebbe stato quello di modernizzare l’Italia. Sarebbe più razionale e più utile ripensare l’organizzazione sotto la regia della Regione e in stretta collaborazione con i Comuni. “La regione – ha sostenuto Rojc – presenta territori che presentano delle specificità assai differenziate: comprendono aree montane, sempre più spopolate che hanno bisogno di collaborazione tra singole amministrazioni comunali, alcuni Comuni sono aree metropolitane, altri sono insediamenti costieri sottoposti a grandi flussi turistici. Poi ci sono i Comuni di confine con l’Austria e la Slovenia e Comuni dalla spiccata vocazione industriale, come quelli del Pordenonese e le aree pedemontane, tutti con esigenze specifiche e con la necessità di progettualità, guida e coordinamento integrati a livello regionale. La frammentazione è da troppo tempo un fattore di rallentamento della modernizzazione e dello sviluppo. Non sarà la reintroduzione delle Province a far funzionare meglio queste realtà.”

La rappresentante del PD ha posto particolare attenzione alla specialità della Regione FVG per la presenza storica della minoranza slovena autoctona e al giusto riconoscimento delle minoranze linguistiche friulana e germanofona: “Il dubbio che mi sfiora è di natura squisitamente politica e riguarda l’indebolimento di questa specialità, il cui esito sarebbe la riduzione progressiva del rilievo delle minoranze in un quadro di ‘normalizzazione’. Non posso evitare di riferirmi al fastidio con cui ancora oggi certe forze politiche di maggioranza guardano agli sloveni. E tornare alle Province come erano e dove erano non porta nulla alla tutela e alla valorizzazione delle minoranze.”

Il presidente dell’Unione slovena Damijan Terpin ha invece ringraziato il centrodestra “che ci restituisce le nostre Province”. Secondo l’esponente dell’US gli sviluppi in Italia e in regione indicano una coerente prosecuzione del nuovo percorso intrapreso dal governo di centrodestra di Giorgia Meloni nei rapporti con la minoranza slovena. Terpin è stato critico nei confronti della senatrice Rojc, che ha votato contro la reintroduzione delle Province, “obbedendo così alle indicazioni del PD, che si è schierato contro gli interessi degli sloveni in Italia”. Secondo il presidente dell’US a Roma e nel FVG  si stanno verificando importanti cambiamenti politici nei rapporti con la minoranza slovena, dove “il centrodestra e il centrosinistra hanno chiaramente invertito i ruoli”. Il suo partito, secondo il presidente Terpin, continuerà a confrontarsi con tutti coloro che gli sono vicini e sono disposti a collaborare per il bene degli sloveni in Italia. Con questo spirito, sta ora partecipando al dibattito sulla futura portata e struttura delle nuove Province.

Soddisfazione per la scelta della maggioranza regionale è stata espressa pure dal consigliere regionale dell’Unione slovena Marko Pisani che ha ricordato che il suo partito, dieci anni fa, è stato l’unico a opporsi all’abolizione delle Province.

(r.p.) dal Novi Matajur

I bunker di Sella Carnizza

 Uno dei luoghi più caratteristici del comune di Resia è la località di Sella Carnizza/ta-na Karnïci. Sull’omonimo passo sorge l’alpeggio di Gnivizza/Njïvica. In resiano gli edifici privati dove si praticava la monticazione vengono chiamati planïne e tradizionalmente erano abitati d’estate, quando il bestiame veniva condotto al pascolo. Con la fine della bella stagione gli animali venivano ricondotti nelle stalle di fondovalle.


Queste opere costruite a scopo bellico potrebbero, una volta riqualificate, diventare un’attrazione turistica. Di questo si è parlato martedì, 3 giugno, a Udine al convegno dal titolo «Sbarramenti difensivi di Sella Carnizza e Passo Tanamea tra passato e futuro», organizzato nella sala convegni della Fondazione Friuli a Palazzo Antonini-Stringher.


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poesia di Aguirre

  RAÚL GUSTAVO AGUIRRE PROPRIETÀ Possiedo un cielo azzurro ogni volta che lo guardo. La terra è mia quando semplicemente cammino. Non mi imp...