Articolo da Il Manifesto
Intellettuale, critico letterario e cinematografico, figura di riferimento della vita culturale e del mondo della sinistra italiana, Goffredo Fofi è morto oggi all’età di 88 anni.
Fofi era stato l’animatore di molte riviste che hanno svolto un ruolo di primo piano nel dibattito politico e culturale del Paese come Quaderni Piacentini, Ombre rosse, Linea d’ombra, La terra vista dalla Luna, Lo Straniero e, più di recente, Gli asini. Di recente collaborava regolarmente con il manifesto, in particolare con la rubrica Frammenti, dopo aver scritto per l’Unità, Avvenire e Il Sole 24 ore. Negli ultimi anni aveva diretto presso le edizioni e|o la Piccola Biblioteca Morale.
Trasferitosi in Sicilia dopo i 18 anni, era nato a Gubbio il 15 aprile del 1937, collaborò con il filosofo e attivista Danilo Dolci nella lotta contro la mafia e a favore dei disoccupati. Le attività svolte nella comunità di Dolci lo porteranno a ricevere un foglio di via: Lucio Lombardo Radice scriverà in sua difesa un editoriale sull’Unità in cui definisce il “crimine” di Fofi come «delitto d’alfabeto».
Negli anni sessanta Fofi andrà all’estero, trasferendosi a Parigi, dove lavora per la rivista di critica cinematografica Positif. Tornato in Italia, fonda i Quaderni piacentini e scrive l’inchiesta “L’immigrazione meridionale a Torino” che, rifiutata da Einaudi, sarà pubblicata da Feltrinelli nel 1964. Nel 1967, fonda la rivista Ombre rosse, che si distingue per il suo forte impegno politico e culturale. Dal 1972 Fofi è fra gli animatori a Napoli della Mensa dei bambini proletari e partecipa al dibattito sulla “questione meridionale”, incontrando e frequentando i maggiori meridionalisti del secondo dopoguerra.
Continua la lettura su Il Manifesto
Olá Olga.
RispondiEliminaNão conheço este personagem que aqui homenageias e que faleceu.
De qualquer modo, deixo as minhas condolências.
Beijinhos e bom fim de semana.
Mário Margaride
http://poesiaaquiesta.blogspot.com
https://soltaastuaspalavras.blogspot.com
My prayer :(
RispondiElimina