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🌞Blog che parla del Friuli: in particolare delle minoranze linguistiche slovena,friulana e tedesca e non solo. ❤️ Sono figlia di madre slovena (Ljubljana) e di padre appartenente alla minoranza slovena della provincia di Udine🌞 (Benecia).Conosco abbastanza bene la lingua slovena.Sono orgogliosa delle mie origini.OLga

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21 marzo giornata mondiale dela poesia


Perchè il 21 marzo è la giornata mondiale della poesia è presto spiegato in quanto questa data coincide nell'emisfero settentrionale (da qui forse un appunto critico di quanti vivono nella parte meridionale del pianeta) con l'inizio della primavera, vale a dire la stagione ritenuta più “poetica” dell'anno solare.

HO SCESO DANDOTI IL BRACCIO

L’amore davanti alla prova del tempo.

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.

Eugenio Montale

La poesia è una forma d’arte che usa il linguaggio in modo creativo per esprimere emozioni, idee, immagini o esperienze. Si distingue dalla prosa per la sua attenzione alla musicalità, al ritmo e spesso alla struttura, come versi e strofe. Può giocare con le parole, i suoni, le metafore e i simboli per evocare significati profondi o suscitare sensazioni, andando oltre il semplice racconto o la descrizione.
Storicamente, la poesia nasce come tradizione orale – pensa ai poemi epici come l’Iliade o le liriche dei trovatori – ed è stata usata per celebrare, riflettere o tramandare culture. Oggi può essere libera da regole rigide (come nella poesia moderna) o seguire schemi precisi (come il sonetto). È un po’ come dipingere con le parole: ogni poeta sceglie i suoi colori e il suo stile.Olga

GIORNATA MONDIALE DELL'ACQUA

 



Si celebra ogni 22 marzo. Le Nazioni Unite invitano le nazioni membri a dedicare questo giorno a espletare le raccomandazioni raggiunte con l'Assemblea generale e alla promozione di attività concrete all'interno dei loro Paesi. Con la coordinazione del dipartimento degli affari sociali ed economici delle Nazioni Unite, il giorno internazionale dell'acqua 2005 determinò l'inizio di un secondo decennio internazionale delle Nazioni Unite dedicato all'azione per l'acqua.

In aggiunta agli stati membri, una serie di organizzazioni non governative hanno utilizzato il giorno internazionale per l'acqua come un momento per attirare l'attenzione del pubblico sulla critica questione dell'acqua nella nostra era, con un occhio di riguardo all'accesso all'acqua dolce e alla sostenibilità degli habitat acquatici. Ogni tre anni dal 1997, per esempio, il "Consiglio mondiale sull'acqua" ha coinvolto migliaia di persone nel World Water Forum durante la settimana in cui cadeva il giorno internazionale dell'acqua. Le agenzie promotrici e le organizzazioni non governative hanno messo in luce il fatto che un miliardo di persone non hanno accesso all'acqua pulita, e che la struttura patriarcale, dominante in certi Paesi, determina la priorità nella fruizione dell'acqua disponibile.wikipedia



Filastrocca sul risparmio dell’Acqua

Mentre cantando mi faccio la doccia
chiudo l’acqua e salvo la goccia.

Goccia che cade dal rubinetto
se chiudo l’acqua, risparmio un laghetto!

Risparmio un lago se lavo di meno
io chiudo l’acqua e vivo sereno;

Vivo sereno facendo il bucato
se il cesto è pieno non ho sprecato;

Non ho sprecato neppure una goccia
se invece del bagno faccio la doccia

Se faccio la doccia al cagnolino
senza la pompa, ma con il catino.

Uso un catino per le stoviglie
risparmio acqua per tante bottiglie;

tante bottiglie risparmio fintanto
che bagno le piante di sera, al tramonto;

dopo il tramonto si cena e si va a letto
lavo i dentini chiudendo il rubinetto!

Chiudo il rubinetto e risparmio… sai cosa?
L’acqua trasparente, fresca e preziosa,

preziosa, pura, limpida e pulita,
umida, brillante e che dona la vita!
Jolanda Restano
dal web

acqua

 L'acqua non è infinita,non sprechiamola!


Vecchia cartolina della Benecia


 BENECIA è la zona della provincia di Udine vicino al confine con la Slovenia dove un tempo (oggi sta scomparendo) si parla/va  la lingua slovena.Io e la famiglia di mio marito siamo tra i pochi che la parlano.

SALVIAMO LO SLOVENO DELLA BENECIA!!!

PERCHE' I GIOVANI MIGRANO


 FONTE dom

Centomila zainetti di ghiaccio… Di ghiaccio perché migrano, i nostri neo-diplomati e neo-laureati, in genere i nostri giovani, di preferenza verso Nord, verso i Paesi freddi, oltre che da altre parti. Un dato oggettivo che, diversamente da altri che descrivono qualche realtà sociale ed economica, sembra abbastanza facile da comprendere.
D’altra parte, come diceva un famoso accademico, la cosa più difficile per un economista è «alzare lo sguardo dalle tabelle, e, una buona volta, guardare la realtà». Che oggi significa carenza di buoni posti di lavoro, e quindi di aziende, attività, imprese che siano in grado di creare valore, e di offrire tali prospettive in termini di occupazione, crescita professionale, stipendio.
Da una parte siamo il Paese delle «Big Company»,multinazionali «smaterializzate» che pagano tasse da qualche altra parte, che delocalizzano, che occupano funzioni (a volte in modo parassitario) una volta gestiti in regime pubblico (es. poste, trasporti,comunicazioni, telefonia, informazione, sanità e molti altri).
Da un’altra, siamo il Paese delle micro imprese, delle imprese individuali e familiari, delle Pmi «migliori al mondo», dei «distretti» che vengono studiati «anche in Giappone», ecc. ma che nel tempo si rivelano essere deboli, troppo deboli per trasformarsi in aziende strutturate, per crescere, per superare la soglia del passaggio generazionale, semplicemente per innovare e per investire. Manca invece uno strato di aziende sufficientemente avviate e capitalizzate, capaci di perseguire strategie, di investire in «Research & development ». E questo per interi settori dell’economia (a parte qualche caso di eccellenza nel manifatturiero).
È evidente, in Italia – 4ª o 5ª potenza industriale del mondo – le aziende non crescono, spesso restano allo stato di attività «invisibili », anche al fisco, a volte diventano «terzisti» che dipendono da committenti collocati in altri paesi (spesso appunto in Nord Europa); spesso restano allo stato di attività artigianali, che si nascondono dietro l’alibi della «creatività», della capacità di inventare, che invece sopravvivono grazie a una favorevole condizione che si è consolidata nel tempo, che deriva da un mix di ricerca di consenso, opportunismo, e incapacità di crescere.
Una situazione che significa normative favorevoli, spesso atteggiamenti accondiscendenti, flat tax, rottamazioni di rottamazioni, condoni e concordati, che si combinano a una capacità camaleontica – che si è affinata in quel contesto di giungla normativa – di mimetizzarsi tra le mille difficoltà quotidiane. Una situazione che permette alle stesse di continuare a sopravvivere, ma che significa anche una sorta di concorrenza sleale rispetto alle imprese strutturate: è evidente che a molti «conviene» non crescere, non investire, continuare a pagare un fisso che mette al sicuro dagli accertamenti, piuttosto che investire in innovazioni, o creare una struttura organizzativa che però genera «costi fissi» sempre più pesanti.
Così nella manifattura, nelle costruzioni, nei servizi, per appalti e sub-appalti pubblici, nelle manutenzioni, negli studi professionali, nelle officine, nelle attività bancarie e assicurative, nella consulenza; così soprattutto nelle attività ad «alta intensità di cultura», di conoscenza, di capacità umane e relazionali, dell’ospitalità, del turismo – essenziali per «traghettare» verso il post industriale: la micro impresa turistica, il tipico albergo a conduzione familiare, non investe su se stessa, sfrutta le stagionalità, assume personale occasionale, non considera le nuove opportunità, le evoluzioni del mercato, i nuovi gusti, le nuove attività. Certamente è apprezzata perché riesce a garantire straordinari livelli di qualità (seppure sempre agli stessi clienti), per es. personalizzando il servizio, mantenendo costi limitati (grazie a mille espedienti), ma resta una piccola impresa, che non fa promozione, che sa solo sfruttare le circostanze, cioè l’avviamento indotto da bellezze naturali e risorse culturali, senza produrre molto valore aggiunto.
Il giovane neo-diplomato o neo-laureato invece ha bisogno di prospettive: il primo impiego è quello che segna una carriera, perché introduce in un mondo di opportunità – al contrario il piccolo albergo, il ristorante a conduzione familiare, il laboratorio artigianale, il negozio posizionato ai limiti della Ztl, non assumono, se non i parenti del titolare, o qualche stagionale.
Il nostro giovane invece vuole imparare un mestiere, vuole essere inserito in un sistema di conoscenze, di corsi di aggiornamento, di esperienze internazionali, per costruire un curriculum. Una situazione che deriva da evoluzioni storiche ma che significa anche un corto circuito etico- economico: i titolari della micro impresa, che resiste tra mille difficoltà, continuano a ritenersi ingiustamente trattati, e anche perseguitati da burocrazia tiranna, dall’«Europa» che inventa leggi assurde, dal fisco che colpisce alla cieca… Così finiscono per ritrovarsi in una realtà sempre più difficile, che non riescono a comprendere, e nello stesso tempo si ritrovano nell’incapacità di svolgere certe funzioni (di strategia, di conoscenza, di innovazione ecc.), che garantiscono la stabilità e la crescita di tutto il sistema, la produzione di nuovo valore, la creazione di buoni posti di lavoro. Un circuito vizioso, una vera emergenza, un segno del declino di cui molti parlano, che finisce per degenerare in atteggiamenti che è fin troppo facile definire come populistici, che prima o poi, prima che invecchino anche i nostri giovani, sarà necessario affrontare.
Igor Jelen

BENVENUTA PRIMAVERA/DOBRODOŠLA POMLAD

 


🌸🌿 Benvenuta Primavera! 🌿🌸
Oggi, con l’equinozio di primavera, la natura si risveglia! 🌞🌱 Dai primi fiori agli animali che fanno capolino, tutto ci ricorda la straordinaria biodiversità che ci circonda. 🦌🐦
Un momento perfetto per immergersi nei nostri sentieri e osservare il risveglio della fauna e della flora 🐝🌸
Foto di Daniele Buttolo
da fb

Minestra di brovada

 


Discovering Benečija

Fiorangelo Cernoia Buonasera.
Ecco di seguito la mia ricetta:
Ingredienti:
1kg di rape fermentate in salamoia ( brovada).
600 gr di fagioli secchi
4/5 patate
3/4 foglie di alloro
2 salsicce ( kranjska klobasa)che a casa mia ha sostituito l’ osso di maiale.
4 spicchi di aglio
Farina 0 o 00 qb
Sale e pepe: qb
Procedimento:
Cuocere in acqua i fagioli ( messi in ammollo la sera prima) con l’alloro.
A parte stufare in un po’ di olio la rapa acidulata con l’aglio e pepe.
Unire le parti aggiungendo le patate e altra acqua.
Cuocere circa 1 ora.
Regolare con sale.
A parte tostare la farina e creare una pastella aggiungendo acqua.
Incorporare la pastella alla minestra per renderla un pochino più densa.
Regolare la densità a piacere.
Variante: si può sostituire la farina di frumento con quella di mais..( sempre tostata)
Spero di non aver dimenticato nulla.
Buon appetito
da fb

SAN GIUSEPPE

 

Giuseppe,Giuseppina,Pino,Pina,Beppo,
...

San Giuseppe col Bambino
Guido Reni, 1635

Giuseppe (in ebraico יוֹסֵף?, Yosef; in greco antico: Ιωσηφ?, Iōsēph; in latino Ioseph; I secolo a.C.  Nazareth, I secolo), secondo il Nuovo Testamento, è lo sposo di Maria e il padre putativo di Gesù.

Definito nel Vangelo secondo Matteo come uomo giusto, è venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa e fu dichiarato patrono della Chiesa cattolica dal beato Pio IX l'8 dicembre 1870. Gesù, Maria e Giuseppe compongono la Sacra Famiglia.

In Friuli e in Benecia è un santo molto onorato.

In Slovenia e in Friuli il nome Giuseppe era molto diffuso.Mia mamma,mio nonno e mio cugino si chiamano Giuseppe.

Auguri a tutti i Giuseppe e Giuseppine.

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21 marzo giornata mondiale dela poesia

Perchè il 21 marzo è la giornata mondiale della poesia è   presto spiegato in quanto questa data coincide nell'emisfero settentrionale (...